Il Palermo di Eugenio Corini, dopo la sosta per le nazionali, è tornato in campo per affrontare in trasferta il Parma allo stadio Ennio Tardini. I rosanero, per più di 4 giorni, hanno lavorato presso il centro sportivo del Girona, una delle tante consorelle che orbitano nella galassia del City Football Group: è avvenuta una sorta di scambio culturale, con i due allenatori che hanno avuto anche il modo di parlare di tattiche e moduli da utilizzare. Tutto ciò, però, è servito a ben poco perchè, nella sfida di ieri pomeriggio, il Palermo è uscito sconfitto dal terreno di gioco del Tardini per 2 a 1. Il gol di Soleri, quindi, è servito a ben poco per la compagine siciliana.
In questa stagione di Serie B, non è la prima volta che il Palermo, dopo aver effettuato un ritiro, ha offerto una prova sottotono di fronte alle squadre avversarie.
Il ritiro e la sosta: due elementi che fanno male al Palermo
Come già detto in precedenza, non è la prima volta in questa stagione che la squadra di Corini, scendendo in campo dopo una sosta, non riesce a mantenere i giusti equilibri in campo. Molti ricorderanno lo storico ritiro di settembre in quel di Manchester, all’Etihad Campus. Svolto fino al giorno 24, i rosanero avevano lavorato in maniera intensiva per prepararsi al meglio alla sfida casalinga contro il Sudtirol. Gli allenamenti in un centro sportivo all’avanguardia, però, non hanno permesso al Palermo di incidere nel migliore dei modi: infatti, contro gli altoatesini finì per 0 a 1, grazie al gol messo a segno da Odogwu.
La seconda sosta della stagione è arrivata per le vacanze di natale, con i rosanero scesi nell’ultima partita dell’anno contro il Brescia. Dopo più di due settimane, però, il Palermo si trovava di nuovo in campo per affrontare il Perugia di Castori. Anche in quest’occasione, con un rocambolesco 3 a 3, i rosanero ottennero soltanto 1 punto, contro una squadra che, fino a quel momento, non navigava in acque tranquille.
Il Palermo, quindi, come testimoniano queste pause stagionali, preferisce la continuità e non spezzare il ritmo raggiunto, dopo aver giocato diverse partite di seguito. Adesso, però, lungo il proprio cammino, i rosanero andranno dritti fino alla fine, senza fermarsi mai: i ritiri e le soste possono aspettare.
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