Calcio estero, Promes condannato a 18 mesi di carcere: il motivo
Quincy Promes, giocatore dello Spartak Mosca, è stato condannato a 18 mesi di carcere. Il motivo è dovuto ad una lite avuta con un suo cugino terminata con l’accoltellamento di quest’ultimo da parte dell’attaccante. L’alterco, avvenuto nel 2020, sarebbe nato a causa di un presunto furto di una collana e oggi è arrivata la sentenza da parte del Tribunale di Amsterdam. L’esterno d’attacco olandese non era presente al momento della decisione, visto che si trovava in Russia dove vive dal 2021.
La carriera di Promes: talento con problemi con la giustizia
Considerato una stellina del calcio olandese, Quincy Promes non è mai riuscito ad esplodere definitivamente. Il classe 92, esterno d’attacco, è cresciuto nelle giovanili di Ajax, Harlem, e Twente con cui esordirà nel 2012. Nel 2014 passa allo Spartak Mosca, dove inizia a farsi conoscere. Le buone prestazioni in Russia gli valgono la chiamata del Siviglia, che però lo cede dopo una sola stagione all’Ajax. Nel mentre Promes, nel 2020 inizia ad avere i primi problemi con la legge. In tal senso, oltre all’accoltellamento del cugino, l’olandese è stato accusato di aver importato centinaia di chili di cocaina attraverso il porto belga di Anversa.
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