Girona, il miglior laboratorio di Spagna marchiato City Group. E Palermo sogna
Poi ci sono Daley Blind, terzino sinistro ex Manchester United e Bayern Monaco, e Paulo Gazzaniga, secondo portiere del Tottenham nel 2019. Ma i veri gioielli sono l’ucraino Cyhankov e il brasiliano Savio, classe 2004, già sotto osservazione da parte di molti club d’Europa.
Dal 2017 il 44,3% delle azioni del club fu rilevato da City Football Group (CFG) mentre il 44,3% era detenuto dal Girona Football Group (Media Base Sports), guidato da Pere Guardiola, fratello di Pep Guardiola, tecnico del Manchester City. Dunque il club spagnolo nell’universo City Group, il colosso fondato nel 2013 da Mansur bin Zayd Al Nahyan e Khaldun al-Mubarak. L’articolo elenca poi tutti i club della galassia City Group, del suo arrivo nel calcio nel settembre 2008 fino al Palermo. Il modello Girona sarà ripetibile in Sicilia, dove la casa madre possiede l’80% delle quote?
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Il percorso della squadra rosaero dopo l’arrivo del City Group, il nono posto della scorsa stagione, un anno di assestamento per preparare mete più ambiziose ed importanti, per un club che come detto a inizio di questa stagione da Alberto Galassi, consigliere d’amministrazione rosanero e membro del board del City Football Group, “il Palermo è tra le prime quattro squadre del City Group”. Lo stesso Khaldoon Al Mubarak ha dichiarato “il Palermo molto presto, si spera, sarà in Serie A. Il Palermo è una grande squadra e abbiamo molte ambizioni”.
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Dalle dichiarazioni ai fatti: sul mercato spesi circa 11 milioni di euro, cifra importante per la serie B. Uno sforzo economico che ha portato in Sicilia giocatori esperti come Roberto Insigne, Leo Stulac e Federico Di Francesco, ma anche giovani talenti come Aljosa Vasic, Kristoffer Lund e il portiere Sebastiano Desplanches. Oggi, con una gara da recuperare, virtualmente i rosanero potrebbero essere al secondo posto a -1 dal Parma. Insomma, scrive Corsetti in conlusione, le premesse per vedere i rosanero ripetere i risultati del Girona ci sono tutte.
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