Solo il Palermo può salvare il Renzo Barbera
Finalmente è ufficiale, quello che ormai era “il segreto di Pulcinella”, ovvero l’organizzazione congiunta di Italia e Turchia degli europei del 2032, è stato oggi svelato ufficialmente.
Un bene per il Palermo, secondo noi. E perché, vi chiederete?
La spiegazione è molto ma molto semplice. Ma partiamo dall’inizio ovvero da quando era nata la candidatura unica dell’Italia che aveva visto l’esclusione sin da subito della nostra città con il contentino di considerarla prima riserva.
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Una “presa per i fondelli”, riconosciamolo, ma che avrebbe permesso al comune di Palermo di beneficiare di fondi destinati anche al rifacimento degli altri stadi in giro per la penisola. In che percentuale o se per l’intero, in realtà, non lo sapremo mai.
In questo modo però i nostri politici, pur senza mettere in campo alcuna capacità, si “sarebbero fatti belli” ascrivendosi un merito che in realtà non avrebbero avuto. Però al contempo il Barbera avrebbe potuto vedere una nuova luce con il solo, verosimilmente, intervento pubblico.
La decisione della candidatura di Italia e Turchia ha però cambiato le carte in tavola e noi ne siamo contenti e vi spieghiamo adesso il perché.
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Come detto se l’Italia si fosse vista assegnare gli Europei, il Barbera da riserva avrebbe usufruito di un trattamento da “quasi titolare”. Dopo la decisione divenuta oggi ufficiale possiamo dire “pericolo scampato”, considerato che quando aveva fatto comodo alla federazione chiedere aiuto ed ospitalità a Palermo allora si che lo stadio andava bene. E così le possibilità che Palermo rientri tra le 5/6 sedi di Euro2032 sono praticamente vicine allo zero assoluto.
Parabola significa che…
Parabola significa che non arriverà un euro dal governo centrale nè tantomeno ci sono speranze che quello locale possa stanziare fondi che non ha manco per sbaglio. E siccome, come già abbiamo scritto la scorsa settimana, il Renzo Barbera ha necessità assoluta di lavori a dir poco urgentissimi, esiste solo una soluzione, che poi è la più logica: dare lo stadio in concessione al Palermo Fc.
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Certo però adesso c’è un problema che nella nostra nazione è insormontabile ovvero la politica ma ancor di più la burocrazia. Siamo fino ad ora stati sempre durissimi con i politici locali ma oggi ci chiediamo, siamo certi che la colpa sia solo loro? Ragionando in questi ultimi giorni non siamo riusciti a spiegarci il perché di cotanta “tenerezza” da parte nostra nei confronti di quei dirigenti comunali che sono parte integrante dei problemi, tutti, di questa nostra bella ma martoriata città.
Che si sveglino tutti, politici e burocrati di ogni ordine e grado, perché da oggi anche l’ultimo alibi è venuto meno. Palermo, lo ripetiamo, in tutti i settori, esige delle risposte e delle soluzioni non l’aggiunta di problemi a problemi, specialità nella quale siamo numeri uno al mondo.
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Il Renzo Barbera non può più aspettare i tempi della politica
Togliamoci i complessi di inferiorità e la sindrome di stoccolma che ci ha portato a riverire chi chi ha trattato a pesci in faccia…presentiamo progetto di stadio da 60 mila posti coperti prima degli altri!!! costringiamoli ad inseririci tra le sedi!!!!!!!!!!!!
Sarebbe giusto prendere le prime 5 città d’italia anche perché ben distribuite geograficamente….2 al nord, una al centro e due al sud!!!!