Il Palermo c’è
Mignani, pari all’esordio contro una Samp matura
In 20 mila al Barbera. I rosanero con più orgoglio che gambe
Questo il titolo della Gazzetta dello Sport, oggi in edicola.
L’articolo di Nicola Binda sottolinea come non sia stata una grande partita, molto spezzettata e frammentaria piena di errori ed imprecisioni ma ha detto molto: intanto ha interrotto due trend diversi, il Palermo con quattro sconfitte in 5 gare e la Sampdoria con cinque vittorie e un solo ko. Inoltre ha chiarito tante cose ai due allenatori che continuando così potrebbero ritrovarsi avversari ai play-off. Il debutto di Mignani ha portato più di ventimila spettatori a Barbera, un ritrovato entusiasmo e la squadra ha giocato probabilmente con più orgoglio che gambe perché il calo fisico nella ripresa è apparso evidente.
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Un destino beffardo vuole che Mignani debutti sulla panchina dei rosanero proprio contro la Sampdoria dove iniziava nelle giovanili debuttando in A nell’anno dello scudetto lui che è pure di Genova. Una gara che regala il primo gol al 17enne difensore della Sampdoria Leoni con il Palermo che la riprende, sorpassa i blucerchiati ma non in maniera definitiva. Dal 2 a 1 in poi il Palermo ha provato a gestire la situazione e la Sampdoria ha trovato il pareggio in maniera casuale con un tiro sporadico che ha sorpreso Pigliacelli.
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La squadra di Pirlo però ha dato segnali di maturità, ha tenuto spesso il pallino del gioco, ha sofferto quando c’era da soffrire sebbene non sia stata molto pericolosa. Nella ripresa l’unico brivido è arrivato nel finale quando prima Di Francesco ha impegnato Stankovic e poi quando Di Mariano ha colpito il palo con un gran tiro di sinistro. La Sampdoria ha barcollato ma è riuscita a gestire la situazione; come mentalità ha fatto un passo avanti ma in classifica no perché il Brescia l’ha sorpassata e il Cittadella si è portato a due soli punti di distanza. Ma a Pirlo va bene così e forse non ha tutti i torti.
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