Pastore: “Andare a Palermo la scelta migliore. Sabatini? Per lui ero come un figlio”
L’ex giocatore del Palermo Javier Pastore si è raccontato in una lunga intervista ad Ultimo Uomo, dove ha ripercorso alcuni momenti della sua carriera. Tra questi, molti riguardano la sua permanenza, il suo arrivo o il suo addio ai colori rosanero, da sempre amati dal fuoriclasse argentino. Ecco qualche estratto.
Le parole dell’ex Palermo Pastore
Sulla scelta di andare a Palermo: “In Argentina sono esploso in sei mesi, ho fatto 8 gol e ho giocato molto bene, mi chiamavano il Milan, il Chelsea, tanti grandi club europei. Io ne ho parlato con i miei, ci abbiamo pensato insieme, e alla fine ho deciso: la scelta migliore era Palermo. Mi voleva davvero, e credo di aver fatto una scelta giustissima andando lì. Avevano mandato un osservatore che era sempre dove ero io. I primi mesi furono difficili, ero posizionato sempre male e non ricevevo mai palla. Con Delio Rossi, però, è cambiato tutto. E così abbiamo fatto: prendeva me, Abel Hernandez, sei o sette ragazzi della Primavera, li metteva in campo e faceva girare la palla, seguendo i nostri movimenti e dandoci indicazioni. Lo facevamo tutti i giorni, e mi ha aiutato tantissimo”.
Su Sabatini: “Come direttore sportivo, mi dava tanti consigli. Tutti i lunedì ci sedevamo nel suo ufficio e lui mi faceva vedere delle cose della mia partita, DVD di trenta minuti ogni volta. Contava quante volte facevo gesti, e io non me ne rendevo quasi conto, finché non guardavo quei video. Con Sabatini so di essere stato fortunato, perché mi ha davvero preso come se fossi suo figlio. È rimasto un bellissimo rapporto con lui, come anche con Delio Rossi, che sento sempre volentieri”.
Sui suoi partner d’attacco: “Oltre a Cavani a Palermo ho giocato con Miccoli, Ilicic, Abel Hernandez e tanti altri che erano forti tecnicamente. Quando siamo arrivati io e Ilicic, strani come eravamo, alti, magri, uno destro e uno sinistro, la gente chissà cosa pensava. Non ho mai riguardato una partita intera di quel Palermo, però adesso mi sta venendo voglia, sai? Quell’anno con Ilicic, Abel Hernandez e Miccoli facevamo delle giocate che veramente erano un piacere per gli occhi”.
Sull’evento Palermo Legends: “È sempre speciale per me, e anche questo mi fa stare tranquillo pensando alla mia carriera. Avere la riconoscenza delle squadre per cui ho giocato, aver lasciato un bel ricordo e aver costruito un bel rapporto con i tifosi, con i proprietari, con la gente che ancora oggi lavora lì e si ricorda di me”.
Floriano: “Palermo? Spero vinca i playoff. Tornerò presto in città”
Playoff Serie C: il tabellone aggiornato dopo il 1° turno nazionale
Serie B, chi vincerà i playoff? Le quote dei bookmakers. Il Palermo…
Palermo-Samp, chi passa trova un Venezia con assenze pesanti
Palermo-Sampdoria, tifosi scatenati: quanto manca al sold out
LEGGI ANCHE
Floriano: “A Bari non si è creata l’alchimia. Serie C? Ecco la favorita”
Palermo-Sampdoria, lunghe code online per l’acquisto dei biglietti
Playoff Serie C, il programma: vince il Catania, tonfo Perugia
UEFA, la gestione multiproprietà: i quattro parametri per essere in regola
Palermo-Sampdoria, gara a rischio: la decisione per il settore ospiti
Palermo, Ranocchia suona la carica in vista della Sampdoria: il post
Altre news
GdS – Alla ricerca del miglior tridente
GdS – Filippi: «Brunori forte, ma gli altri ora lo conoscono»
CorSport – Nuova forma e sostanza. Altro Palermo per Dionisi