Venezia-Palermo: segui con noi la gara con le riflessioni live…
Questa non è una cronaca testuale della partita ma un racconto, riflessioni, sensazioni a caldo, mentre la palla rotola. Poca tecnica e più emozioni parlando anche dell’atmosfera che si respira. Andiamo a cominciare…
Ultimo atto della stagione? Ultima gara per il Palermo e per tanti (speriamo) rosanero? Lo sapremo al termine di questi 90 minuti, 90 minuti da tutto o niente con la consapevolezza che ci vuole un miracolo sportivo. Che tutti i pianeti devono allinearsi in maniera perfetta: il Venezia non deve fare la sua migliore partita, il Palermo invece si. Solo questo serve. Succederà? A Terni ieri sera è successo, chissà se anche al Penzo…
Venezia-Palermo, formazioni ufficiali: la scelta su Insigne
FOTO – Venezia-Palermo: le prime immagini dal Penzo
Per provare a realizzare questo miracolo, Mignani si affida allo stesso modulo che ha inaugurato con la Sampdoria, un 3-4-2-1 dove Marconi mantiene la maglia da titolare al posto di Ceccaroni ed Insigne è preferito a Di Francesco. Ma chiunque sarebbe andato in campo dovrà dare più del massimo anche perchè per qualcuno potrebbe essere l’ultima. Serata caldissima al Penzo, sia dal punto di vista atmosferico che sugli spalti. I tifosi lagunari vedono vicinissima la finale.
Formazione Palermo: Pigliacelli, Graves, Lucioni, Marconi, Diakitè, Segre, Ranocchia, Di Mariano, Insigne, Brunori, Soleri
Secondo tempo:
49′ – Dopo 4 minuti di recupero finisce la partita e la stagione dei rosanero. E per alcuni anche l’esperienza al Palermo. Va avanti, con pieno merito, un Venezia più in palla, più determinato, più forte. Finisce come ampiamente prevedibile e cioè con i lagunari che raggiungono la finale dove aspettano Cremonese o Catanzaro. Non riesce l’impresa, il miracolo, al Palermo e razionalmente era anche improbabile perchè una rana non diventa un principe in un solo giorno. E pensare che dopo due anni fra alti e (molti bassi) si potesse capovolgere tutto, era solo frutto dell’ottimismo del tifoso. Sulla gara di questa sera, nulla da dire, Venezia protagonista dall’inizio alla fine.
Ora tutti in vacanza, ma non la dirigenza che dovrà mettersi subito al lavoro per fare una buona pulizia e intervenir dove necessario. E a sensazione il lavoro dovrà essere tanto…
40′ – Cross di Traorè deviazione e autogol. E Mignani che applaude dalla panchina
30′ – Traorè al posto di Soleri. Solo vetrina, ovviamente
15′ – Solo lanci lunghi a scavalcare il centrocampo e di conseguenza nulla di temibile prodotto. Squadre in campo per onore di firma perchè la partita è ampiamente segnata e anche il Venezia si adegua rallentando la manovra. Devono fare una finale, mica come i rosa che da domani sono in vacanza. Esce Brunori, che sia stata l’ultima?
Primo tempo:
47′ – Dopo due minuti di recupero, tutti negli spogliatoi con la sensazione che il primo tempo sia volato via in un nulla e questo perchè quando devi recuperare il tempo sembra andare più veloce. Ora però temiamo il contrario, che non avendo più nulla da chiedere alla gara, la ripresa sia una lenta agonia in attesa del fischio finale. Non staremo a sparare sulla Croce Rossa, il Palermo il campionato non lo ha perso certo stasera. E’ da due anni che sfodera prestazioni balbettanti e mai convincenti, e questa sera certamente non potevamo aspettarci la metamorfosi improvvisa. Detto questo, applausi al Venezia che sta dominando in lungo e in largo e che appare più forte dei rosa.
43′ – Il problema adesso è cosa fare per tutto il secondo tempo. Raddoppio del Venezia e ora pensare di fare 4 gol diventa irrazionale. Per cui, e ora che si fa? Per inciso, raddoppio meritato.
26′ – Due occasioni clamorose sciupate dal Venezia, una gran parata di Joronen e un tiro fuori di Brunori. Succede questo a dimostrazione che la gara resta interessante da vedere. Forse il Venezia ha esaurito in parte la veemente spinta iniziale… e proprio mentre scriviamo Pigliacelli deve volare per evitare il secondo gol.
3′ – Sinceramente pensavamo ad un gol dei padroni di casa intorno al 20′ e invece hanno impiegato appena 3 minuti per chiudere la pratica. Bomba dal limite sotto il sette e nulla da fare per Pigliacelli.
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Mandateli a zappare tutti quanti