In quattordici giornate di campionato l’allenatore ha cambiato quattordici volte lo schieramento iniziale della sua squadra.
“Il turnover viene dettato dalle condizioni dei singoli, se un giocatore fa bene e mi dà garanzie tecniche lo schiero sempre”.
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.
L’articolo di Valerio Tripi sottolinea come Boscaglia, che non è un tecnico che ama il turnover, ha schierato, perché costretto, sempre formazioni diverse, per infortuni o emergenza Covid.
Bravura nel saper valorizzare tutto l’organico oppure una squadra che ancora non ha una sua fisionomia precisa?
Tranne Marong, Corrado e Almici, domenica il tecnico avrà a disposizione l’intera rosa, dopo i rientri di Lancini, Doda e Santana.
Un Palermo che ha spesso cambiato anche il sistema di gioco allontanandosi dal preferito 4-2-3-1, per necessità come a Terni. Ma anche durante il match abbiamo spesso assistito a cambi di moduli in corsa.
Fra i giocatori sempre presenti va nominato Pelagotti, sempre presente: a seguire, con 13 presenze, Saraniti, Kanoute, Rauti e Odjer.
Dei 14 giocatori provenienti dalla D, ne sono stati schierati 11: mancano Marong e i due portieri. I più utilizzati fra i reduci del campionato dilettantistico, Lucca, Floriano, Accardi e Crivello.
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