Il Palermo adegua il suo programma. Obiettivo B anche fra una stagione.
Boscaglia spiega che serve tempo per i grandi traguardi.
Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola.
L’articolo di Paolo Vannini sottolinea come, numeri alla mano, distacco dal primo posto ma anche -6 dai playoff che contano, il Palermo riflette su un cambiamento della sua programmazione. Questa sarà una stagione di transizione, trapela sia dalle parole di Boscaglia che della dirigenza: nessuno comunque mollerà e si cercherà di raggiungere la parte più alta della classifica ma probabilmente il Palermo non è ancora pronto per un campionato da vincente come sperava la piazza.
E se in estate la società non lo ha voluto dichiarare, il ritardo con cui è iniziata la stagione ha evidenziato come sarebbe stato difficile essere subito protagonisti.
Una squadra tutta nuova
Del resto la squadra andava rifatta con un tecnico nuovo: e poi il Covid ha reso tutto più difficile. Sebbene in una città come Palermo sia difficile ammettere che gli obiettivi possono anche essere diluiti nel tempo, le dichiarazioni di Sagramola sono orientate in tal senso soprattutto quando afferma che Boscaglia è stato preso per un progetto biennale e che molte big hanno faticato al loro primo anno di C.
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Boscaglia, che è arrivato con entusiasmo, adesso forse si sta rendendo conto di alcuni limiti della squadra che non ha costruito nel dettaglio ma che ha avallato.
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Le eventuali mosse di mercato non saranno volte alla ricerca di un regista ne credere che siano indispensabili particolari ritocchi, anche perché al momento c’è un solo posto libero a meno che non si voglia cedere qualcuno.
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C’è un aspetto che pone più dubbi sul girone di ritorno del Palermo
Ragazzi, ma stavo pensando, anche fosse più realisticamente fra 7/8 anni qual’è il problema?
Abbiamo una società palermitana, stiamo costruendo un piccolo centro sportivo, entro una decade al massimo sono fiducioso che torneremo in cadetteria!