La tattica – Boscaglia vuole duttilità.
Questi i titoli del Corriere dello Sport, oggi in edicola.
L’articolo di Antonio La Rosa sottolinea la duttilità tattica mostrata dall’allenatore del Palermo Roberto Boscaglia nelle ultime due partite contro Vibonese e Bari. Un’interpretazione diversa al 4-2-3-1, che ha usato per quasi tutta la stagione fino a ora trascorsa. A Terni e in casa con l’Avellino, il modulo è stato il 3-5-2 per le assenze dei terzini sinistri Crivello e Corrado. Le ultime prestazioni danno la speranza di poter costruire qualcosa di interessante nel girone di ritorno, sin dalla prossima partita, sabato alle ore 14:30 in trasferta con la Cavese.
Il nodo da sciogliere è se Boscaglia continuerà a schierare un 4-1-4-1 con un centrocampista davanti la difesa (come Odjer a Vibo Valentia e Palazzi al “Barbera” contro il Bari), due mediani più avanzati e due esterni a supporto dell’unica punta. La differenza rispetto alla prima parte di stagione sta nell’inserimento di un centrocampista in più e di un attaccante in meno. Ciò permette alla squadra di cambiare maschera durante la partita. Per esempio, contro il Bari, il Palermo si è presentato nel primo tempo con una specie di 4-2-3-1, nella ripresa è passato ad un 4-3-3 a trazione anteriore (con Rauti mezzala d’inserimento), per finire con il 4-4-2 dove ha visto protagonista la coppia Saraniti-Lucca in attacco.
Sabato, a Cava de’ Tirreni, non ci sarà Marconi. Il difensore rosanero si è infortunato il 23 dicembre e la risonanza magnetica di ieri ha riportato una lesione distrattiva di primo grado al gemello mediale destro. Infine, esame strumentale per Almici, che ha evidenziato il procedimento regolare di cicatrizzazione del legamento collaterale. Il rientro del terzino destro è previsto nel mese di febbraio.
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