Palermo quasi anonimo. Per vincere serve di più. Boscaglia non rischia.
Più ombre che luci: l’analisi dopo il ko con la Virtus.
Alla squadra manca un leader in campo. Boscaglia non rischia.
Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola.
L’articolo di Paolo Vannini sottolinea come, anche se non in maniera evidente, una crisi esiste. Il girone di andata è scivolato via nel completo anonimato come confermano i numeri: 6 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte con 19 gol fatti e 19 subiti.
Nessuno è contento: i tifosi che si aspettavano qualcosa di più del nono posto; l’allenatore pensava che l’organico potesse essere più competitivo. La società è ovviamente preoccupata sia per il presente che per il futuro considerato l’addio di Di Piazza e la mancanza di incassi causa Covid. Ma la dirigenza rosanero sperava anche che l’esperienza di Boscaglia consentisse al gruppo una crescita più rapida e risultati migliori.
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L’allenatore non è assolutamente in discussione anche perché il contratto biennale che gli è stato fatto indica la volontà del club di un progetto promozione articolato in due stagioni. Inoltre Sagramola e Castagnini conoscono bene Boscaglia, da anni, parlano continuamente anche se non sempre condividono tutto.
Il presidente Mirri ha delegato tutto nelle mani dell’ad Sagramola ma il suo silenzio non fa felici i tifosi rosanero. Il club ha lodevolmente portato avanti importanti iniziative sia sul piano sociale che nella realizzazione dei primi passaggi per la costruzione del cento sportivo. Purtroppo però sono cose che rischiano di passare in secondo piano se non affiancate dai risultati della squadra. Ed al momento i risultati fanno vacillare l’intero progetto.
Un Palermo anonimo
La squadra in diverse occasioni è sembrata smarrirsi perdendo punti importanti anche quando sembrava avere la partita in pugno: e sono arrivati i deludenti risultati casalinghi con Turris, Viterbese e Virtus Francavilla e in trasferta a Vibo. Sembra mancare un leader anche fra i giocatori di maggiore esperienza.
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