Iachini – Palermo: «Amo questi colori, in Serie A con Zamparini litigavo per la formazione».
«Indimenticabile l’esperienza con il Palermo dei picciotti, in panchina tante soddisfazioni».
«Non mi sarei mai aspettato il fallimento, fa molto male vedere questa squadra in C. Adesso non c’è niente di scontato, serve pazienza per risalire».
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
L’articolo di Carlo Brandaleone, nella sua consueta rubrica Cuori Rosanero, è una fotografia di Beppe Iachini indimenticato giocatore e poi tecnico rosanero. Magari non ha vissuto i momenti più belli e importanti della storia del club ma il nome di Iachini è fortemente legato al Palermo.
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Il suo ricordo del Palermo dei picciotti, costruito in economia ma che raggiunse l’ottavo posto che oggi avrebbero significato playoff. E poi l’esperienza da allenatore dopo la prima retrocessione dell’era Zamparini. L’arrivo a Palermo e Vasquez fuori rosa con la proposta di 500mila euro per rescindere il contratto (Zamparini gli disse “…è 4 anni con noi è non ha combinato un c…”). Poi Vazquez e Dybala, racconta Iachini, saranno i giocatori più forti mai allenati a Palermo.
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I rapporti burrascosi con Zamparini a cui comunque riconosce il merito di aver fatto grandi cose a Palermo, poi forse fu mal consigliato. I rapporti cordiali con Commisso della Fiorentina, nonostante l’esonero. E Iachini fa sapere che Commisso prima di prendere il club viola aveva anche pensato di prendere il Palermo perché da calabrese voleva una squadra del sud. Ma vide i libri contabili forniti dalla De Angeli e forse non gli piacquero.
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