Preoccupa l’aumento dei contagi nella settima circoscrizione di Palermo, quella che comprende i quartieri Arenella e San Filippo Neri. “Una crescita esponenziale di contagi“- così l’ha definita il presidente di circoscrizione Giuseppe Fiore.
A difficoltà che sono proprie dei quartieri, come quella della conformazione urbanistica che maggiormente dà adito ad assembramenti, si combatte anche con la mancanza dei dati epidemiologici come sottolinea il presidente al Giornale di Sicilia:
“Monitorare il numero di contagi e decessi è fondamentale, la conoscenza dei numeri induce a una maggiore riflessione, a un maggior rispetto delle regole e all’adeguamento alle misure consequenziale”.
Ma in questi quartieri, un aspetto va anche considerato, quello di una generale diffidenza agli screening, e alle basilari regole direttive. Non si evitano gli assembramenti, né viene rispettato il coprifuoco, o vengono indossati i dispositivi di protezione.
“Vediamo che la gente continua a vivere con serenità, come se non fosse successo nulla – racconta Ottavio Zacco, consigliere comunale – alcuni non utilizzano la mascherina.
Siamo terrorizzati da questa superficialità che non solo mette a rischio la sicurezza di un’intera città, ma che fa anche tremare la sua economia”.
Si cerca intanto di intervenire con misure adeguate, come la chiusura di scuole e l’introduzione della didattica a distanza.
Diventa fondamentale la presenza delle forze dell’ordine,così come la distribuzione di più di 300.000 mascherine.
Interventi che molto spesso si rivelano inefficaci. Non mancano occasioni di assembramento anche all’interno di autobus e mezzi pubblici. “Chiediamo l’ausilio delle forze dell’ordine per contingentare gli ingressi sui mezzi pubblici”, scrive il presidente Fiore in una nota al sindaco e al prefetto di Palermo.
Propone inoltre di effettuare screening a tappeto della popolazione nelle zone più a rischio, mentre il consigliere Zacco di fare più informazione, di igienizzare e sanificare le strade:
“Credo che sia il caso di avviare una nuova programmazione per tutta la città, partendo dai quartieri più colpiti con maggiore attenzione verso gli ospedali e nei confronti delle scuole”, dice, e sottolinea la necessità di fornire assistenza alle famiglie in quarantena.
La situazione in cui molte famiglie vivono è al limite della decenza.
Spazzatura, gente che non sa a chi rivolgersi per fare la spesa, ed altre che invece seppur positive girano indisturbate e senza mascherina.
Una Palermo che sta sprofondando in preda al virus e al menefreghismo.
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