Serse Cosmi e il Palermo ebbero modo di incrociare il proprio trascorso sportivo durante la stagione 2010/11. Non un’annata a caso per la storia rosanero, fu nel 2011 infatti che il Palermo riuscì a raggiungere la tanto sfortunata finale di Coppa Italia contro l’Inter campione del mondo in carica.
Prima di arrivare, però, alla partita che fece illuminare l’Olimpico di Roma con 40.000 tifosi palermitani sugli spalti, la squadra siciliana ha dovuto superare alcune tappe non facili. Una tra queste fu la semifinale contro il Milan, che all’epoca aveva in rosa gente come Seedorf, Thiago Silva, Ibrahimovich, Pato, Nesta, guidati da Massimiliano Allegri. Tanto per rinfrescare la memoria ai più giovani, con questa squadra i rossoneri riuscirono a conquistare quello che finora è il loro ultimo scudetto vinto.
La doppia gara di semifinale tra Milan e Palermo fu giocata in maniera magistrale dai siciliani, guidati da Delio Rossi. Prima di quella gara, però, c’è stato un momento della stagione in cui il tecnico romagnolo era stato sostituito proprio da Serse Cosmi.
L’ESONERO ZAMPARINIANO
L’esonero di Delio Rossi è arrivato in seguito ad una delle partite più brutte nella storia del Palermo: l’umiliante sconfitta per 0-7 contro l’Udinese guidato dall’ex Francesco Guidolin. Con il derby contro il Catania che si sarebbe giocato appena una settimana dopo, l’ex patron rosanero decise di esonerare immediatamente il tecnico. Poco dopo arrivò la comunicazione che la panchina era stata affidata a Serse Cosmi.
Cosmi arrivava in Sicilia dopo qualche anno di difficoltà in massima serie. L’ultima stagione “positiva” in Serie A era arrivata alla guida dell’Udinese nel 2005/06. In quest’annata il tecnico guidò i friulani verso l’ottavo posto, e malgrado ciò lasciò i bianconeri a febbraio dopo una brutta sconfitta interna contro la Reggina.
Per Serse Cosmi l’opportunità di lavorare con una rosa piena di talenti per rilanciare la propria carriera era più che ghiotta. Accettato l’incarico sulla panchina dei siciliani, l’esordio non fu però dei migliori: 4-0 nel derby contro il Catania a favore degli etnei. Una settimana dopo però sarebbe arrivato il Milan.
LA VITTORIA INASPETTATA
Palermo-Milan del 19 marzo 2011 non fu la partita più bella dei rosanero contro una big. Non fu nemmeno quella dove i siciliani riuscirono a mettersi maggiormente in mostra. Ciononostante fu un match di fondamentale importanza per la storia rosanero, ma andiamo con ordine.
Il Palermo scendeva in campo col 4-3-2-1, con in porta Totò Sirigu, in difesa da destra Darmian, Munoz, Goian e Balzaretti. A centrocampo Nocerino e Migliaccio coprivano le spalle del regista Armin Bacinovic. In avanti Josip Ilicic e Javier Pastore avevano libertà creativa e d’azione alle spalle dell’unica punta Mauricio Pinilla.
Il Milan rispondeva con una squadra niente male. tra i pali c’era Abbiati, in difesa da destra Abate, Nesta, Thiago Silva e Jankulovski. A centrocampo Van Bommel primeggiava davanti alla difesa, Gattuso e Flamini erano pronti a mordere gli attaccanti rosanero. In attacco Cassano e Seedorf dovevano ispirare le azioni dei rossoneri pronte ad essere finalizzate dal baby fenomeno Pato.
Fu una partita tiratissima, ma che il Palermo riuscì a vincere grazie alla rete su calcio d’angolo di Dorin Goian, difensore romeno che infilava il pallone in porta dopo un tocco di Migliaccio.
UNA VITTORIA CHE VALSE UNA STAGIONE
Questa partita valse un’intera stagione perché, probabilmente, senza una vittoria così risicata ma comunque importante i rosanero non avrebbero acquisito quella necessaria consapevolezza nei propri mezzi che appena un mese dopo, il 20 aprile 2011, li avrebbe portati a giocare a viso aperto contro i rossoneri a San Siro durante l’andata della semifinale di Coppa Italia.
L’avventura di Serse Cosmi col Palermo non fu fortunata: il tecnico, infatti, venne esonerato dopo appena quattro panchine. Quella partita, però, resterà comunque negli annali di una stagione che rappresenta probabilmente l’apice di una storia destinata a restare nei ricordi di tutti i tifosi palermitani.
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