Solo venerdì scorso veniva annunciato il prolungamento della zona rossa fino al 22 Aprile, ma la sensazione è che questa possa essere estesa a ben oltre il 1 Maggio a Palermo e dintorni.
E’ quanto trapela dalla prima pagina di Repubblica, che dà spazio all’allarme lanciato da chi è in prima linea a combattere il virus. Il dato sulle ospedalizzazioni in città è schizzato con un andamento esponenziale, estendendosi anche a livello regionale.
Ieri al Civico sono arrivate undici ambulanze, moltissime:”Un mese fa se ne vedevano al massimo due“, dice un operatore sanitario. All’ospedale Covid di Partinico i ricoveri sono troppi e si stanno trasferendo i pazienti meno gravi a Marsala e a Petralia Sottana. Il Cervello è saturo di pazienti, passato da 30 ingressi giornalieri a 50.
Altre zone rosse si aggiungono in Sicilia, quelle di Canicattì e a Favara nell’Agrigentino — e quattro saranno ufficializzate domani: a Mussomeli nel Nisseno, a Catenanuova e a Cerami nell’Ennese, a Sant’Alfio nel Catanese, queste ultime almeno fino al 28 aprile.
In totale, i comuni siciliani blindati sono un centinaio (ieri è scaduta l’ordinanza per 17 centri, e per otto è stata prorogata fino al 22: Caltanissetta, Biancavilla, Centuripe, Pietraperzia, Regalbuto, Francavilla di Sicilia, Lampedusa e Linosa, Mazzarino).
Il rischio di vedere l’intera Sicilia in zona rossa è concreto e domani si vedrà in quale zona sarà destinata l’Isola nel report settimale.
In Sicilia infatti si viaggia ad una media di 1.400 nuovi contagi giornalieri: martedì erano 1.384, ieri 1.542. “Quello che abbiamo registrato in provincia di Palermo vale anche per il resto dell’Isola: abbiamo un Rt di 1,22, il massimo è 1,25. Se la situazione nel Palermitano dovesse replicarsi in almeno due o tre province della Sicilia, saremmo costretti a chiudere“, afferma Musumeci.
LE SOLUZIONE DAL CTS REGIONALE
Il Comitato tecnico scientifico regionale resta cauto: “Stando ai nuovi contagi regionali non prevediamo un calo dei ricoveri nei prossimi dieci giorni, di certo non ci sarà un liberi tutti per andare a fare la scampagnata del 25 aprile“.
Ed in merito alle possibili soluzioni aggiunge: “A Palermo ci vuole un lockdown come quello di marzo». La zona rossa, così com’è fatta, non funziona, ed è percepita più come zona arancione tendente al giallo, almeno osservando quanti passeggiavano ieri al Foro Italico e in centro“.
In questa situazione drammatica lo scontro Regione-Comune è aperto, in cui lo stesso sindaco in assenza di dati certi chiede di commissariare la Sicilia. “Nulla sui contagi giornalieri — dicono da Palazzo delle Aquile — né su quelli nei quartieri“.
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