Palermo e Avellino si fermeranno alle 17,57 per onorare le vittime della strage.
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.
L’articolo di Fabio Tartamella sottolinea l’iniziativa stabilita per domani quando alle 17.57 tutti si fermeranno per ricordare la deflagrazione che il 23 maggio del 1992 scosse un’intera nazione. Giocatori, panchine, arbitro e avversari, richiameranno alla memoria Giovanni Falcone e tutte le vittime di quella strage.
Nell’articolo anche le testimonianze di tre giocatori rosanero, all’epoca dei fatti piccoli bambini come Saraniti e Crivello oppure ancora nemmeno nati come Accardi.
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Saraniti: “Avevo solo 4 anni… eppure ne conservo il ricordo. Probabilmente perché da allora è stato rinnovato continuamente, anno dopo anno, fino a diventare una consapevolezza: quella di una battaglia di chi sta dalla parte giusta“.
Accardi: “Uno dei ricordi più vivi della mia infanzia è l’arrivo della nave della legalità con bambini come me da tutta Italia: una dimostrazione che non siamo soli e non lo saremo mai“.
Crivello: “Ero poco più di un neonato ma crescendo ho capito gradualmente l’importanza di questa pagina di storia. Per me, che ho passato gran parte della mia vita lontano da Palermo, parlare della mia città è sempre stato un vanto, grazie all’esempio che Falcone e le altre vittime di mafia mi hanno lasciato“.
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