Palermo, tre moduli in corso d’opera
Serie C. Duttilità è la nuova parola d’ordine per avere una squadra «camaleontica».
La base rimane sempre la stessa, ma con l’arrivo di Dall’Oglio adesso Filippi ha diverse
soluzioni tattiche da proporre nella stessa partita, senza dover ricorrere alla panchina.
Si parte con il 3-4-2-1. La batteria di attaccanti e trequartisti è talmente intercambiabile che offre variazioni sul tema.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
L’articolo di Benedetto Giardina sottolinea come con l’arrivo di Dall’Oglio, il Palermo è in grado di cambiare tre moduli di gioco anche senza mai cambiare uomini. Perchè le caratteristiche dell’ex centrocampista del Catania sono tali che Filippi può schierarlo in diverse posizioni del campo e mettere in pratica diverse soluzioni tattiche. Si riparte ovviamente dal 3-4-2-1, schieramento che il tecnico non vuole abbandonare e su cui ha lavorato da quando siede sulla panchina rosanero. E con questo schieramento Dall’Oglio andrebbe ad inserirsi alle spalle dell’attaccante, da trequartista insieme a Fella o Floriano e quindi senza intaccare la titolarità di Luperini e De Rose che non sembra essere in discussione.
L’arrivo di Dall’Oglio modifica i piani del Palermo?
Se si volesse però sfruttare il ruolo naturale di Dall’Oglio, il centrocampo del Palermo dovrebbe presentarsi a 5, con il nuovo arrivato e Luperini a protezione di De Rose sempre più leader della squadra. Un 3-5-2 che potrebbe prevedere in attacco diverse coppie: Fella e Brunori o Fella e Soleri, e anche Soleri e Brunori. Un modulo simile potrebbe essere allora il 3-4-1-2 con Dall’Oglio spostato in avanti dietro le due punte a fare da collante fra centrocampo e attacco.
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Più che duttilità, io la chiamerei confusione. Non mi sembra che l’allenatore abbia le idee molto chiare.