La questione Giuseppe Fella in queste ultime settimane sta tenendo banco tra i tifosi del Palermo. Il giocatore è arrivato in Sicilia in prestito con diritto di riscatto dalla Salernitana, venendo immediatamente etichettato da tutti – sostenitori e addetti ai lavori – come un importante colpo di mercato per la Serie C.
Fino a questo momento, però, il calciatore non sta rendendo come ci si aspettava. Appena 133′ giocati in 4 partite, con una rete segnata in Coppa Italia Serie C contro il Picerno. Il tecnico rosanero Giacomo Filippi ha fin qui giustificato lo scarso impiego del giocatore tirando in ballo la precaria forma fisica.
LA MISTERIOSA FORMA FISICA DI FELLA
Sorgono dei dubbi, probabilmente maliziosi, quando il tecnico parla a metà settembre della precaria forma fisica di Fella, che ha iniziato il ritiro estivo con la Salernitana addirittura una settimana prima rispetto agli altri giocatori rosanero. I dubbi aumentano se teniamo in considerazione la struttura fisica del calciatore, che sicuramente non ha un fisico imponente che necessita di settimane o mesi prima di trovare la giusta quadratura atletica.
Risulta quantomeno strano che il calciatore in questo momento sia fuori forma, a meno che non ci siano stati problemi fisici durante il ritiro o gli allenamenti estivi una volta rientrati a Palermo. Se così non dovesse essere, ci si chiede come sia possibile che un giocatore come Fella non abbia nemmeno 60′ nelle gambe. La storia del giocatore oltretutto non suggerisce un certo ritardo di condizione fisica nelle prime giornate. Nelle prime 10 partite con l’Avellino nella passata stagione Fella ha sempre giocato da titolare, saltando solo la gara con la Turris. In queste stesse partite i minuti giocati sono stati 696, riuscendo a siglare 4 reti e 2 assist.
Ancora meglio ha fatto nelle prime dieci partite con la maglia del Monopoli nella stagione 2019/20: in quell’annata l’attaccante ebbe un importante esordio nelle prime dieci partite giocate, giocando 607′ e siglando 6 reti e 1 assist.
PALERMO, GIUSEPPE FELLA E L’EQUIVOCO TATTICO
Pare legittimo chiedersi a questo punto se lo scarso impiego di Fella col Palermo non sia dovuto ad un equivoco tattico sulla sua posizione in campo. Il giocatore fin qui è stato provato soprattutto da trequartista, giocando parecchio lontano dalla porta avversaria. L’attaccante nelle stagioni positive vissute in Serie C con Monopoli e Avellino raramente ha giocato sulla trequarti campo. Si dirà che il calcio è uno sport liquido, in cui le posizioni contano ben poco e ciò che conta è l’atteggiamento del giocatore in una data zona di campo. Per quanto sia vero tale assioma, va comunque ricordato che Giuseppe Fella è una seconda punta con un buon istinto del gol, non un trequartista capace di creare gioco tra le linee.
Le fortune del calciatore in Serie C sono arrivate proprio nel ruolo di seconda punta, dove Fella ha potuto mettere in mostra il proprio fiuto del gol abbinato a buone capacità di tiro. Probabilmente il mancato impiego del giocatore potrebbe essere dovuto ad una scarsa assimilazione dei compiti tattici impartiti dall’allenatore rosanero, che magari ritiene – a torto o a ragione – che Fella possa svolgere efficacemente anche il ruolo di trequartista.
Il tempo svelerà tutte le carte presenti sul banco del Palermo, che però ha bisogno di trovare soluzioni efficaci nel reparto offensivo, non in grado fino a questo momento di rendersi particolarmente pericoloso nelle ultime due deludenti trasferte di Messina e Taranto.
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