La situazione del Catania preoccupa. I calciatori hanno messo in mora il club in virtù dei ritardi nel pagamento degli stipendi: l’ultimo è stato quello di luglio. A parlarne, ai microfoni di Sesterete, è stato Giovanni Ferraù. “Non è mai venuto meno l’impegno di cercare di risolvere una situazione molto difficile. Sigi dovrà essere chiara nei confronti della piazza sul futuro del club“, ha sottolineato. “Ci auguriamo di saldare gli stipendi mancanti entro martedì 26. Non possiamo più mancare le scadenze rischiamo la radiazione dal campionato. La prossima sarà quella del 16 dicembre, dopo di che cercheremo di chiudere quanto prima l’operazione di cessione del Calcio Catania“.
Catania, comunicato dei calciatori: “Mettiamo in mora società”
In merito al tema della cessione, tuttavia, non ci sono novità. “Continuiamo a cercare l’investitore che manca, qualcuno che possa risollevare le sorti della nostra squadra. L’idea di un azionariato diffuso è naufragata, di conseguenza lo statuto con calza più con l’attuale realtà societaria. L’assemblea straordinaria di Sigi si riunirà per modificarlo. Se vogliamo andare avanti dobbiamo rendere il gruppo più snello“. Infine, Giovanni Ferraù si è espresso in merito alle contestazioni della tifoseria etnea: “È comprensibile che la curva abbia fatto sentire la propria voce, sono stati bruciati milioni di euro. È una reazione che ci sta“.
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