Lo stadio di proprietà è sicuramente uno degli obiettivi più desiderati e spesso irraggiungibili per ogni società calcistica, ma il Brescia sembra vicino a farcela. Come riportato dal Giornale di Brescia, infatti, la dirigenza biancazzura ha avviato l’iter con l’amministrazione comunale di competenza. Il modello di riferimento è quello di un’altra realtà calcistica lombarda, ossia l’Atalanta. Il progetto prevede che lo stadio venga dato in concessione alla società calcistica per un determinato numero di anni, e che nel frattempo vengano attuati dei lavori per la riqualificazione della struttura. Un altro esempio, sotto questo punto di vista, è quello dello stadio dell’Udinese. Il ‘Friuli’ infatti è stato concesso per novantanove anni dal Comune di Udine, e la società si è impegnata a cambiargli completamente volto. Sulla stessa scia vi è anche il progetto che ha in mente Dario Mirri per il ‘Barbera’ di Palermo.
IL PERCORSO CHE IL BRESCIA DOVRÀ SEGUIRE PER LO STADIO
Massimo Cellino ha intenzione di rinnovare lo stadio ‘Rigamonti’, perché si tratta di un bellissimo impianto ma con una certa età e dei problemi strutturali che meritano attenzione. L’amministrazione comunale ha dato la propria disponibilità affinché ciò venga realizzato, anche perché sarebbe senz’altro un valore aggiunto per tutta la città lombarda. Le leggi vigenti però prevedono che avvenga una vera e propria gara per la concessione del ‘Rigamonti’, e che quindi non vi possa essere l’affidamento diretto ad una società. Quest’ultimo caso avrebbe sicuramente accorciato radicalmente i tempi per la riqualificazione dello stadio. Il percorso dunque è a ostacoli, ma il Brescia ce la sta mettendo tutta per poter gestire il proprio stadio.
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Non solo il Rigamonti è un impianto bellissimo, ma è pure pulitissimo, profumatissimo e petalosissimo.
Cade pure a pezzi, ma solo perché non riesce a reggere il peso della propria bellezza.