La Juventus, negli scorsi giorni, è stata al centro dell’attenzione a causa del coinvolgimento nel caso plusvalenze. Nonostante ciò la squadra bianconera non sarebbe l’unica ad aver commesso i fatti di cui si parla, poiché insieme ad essa ci sono almeno altri 6 club di Serie A. È da comprendere, dunque, cosa adesso rischino il club di Torino e gli altri soggetti coinvolti.
COS’E’ UNA PLUSVALENZA
In termini economici, la plusvalenza indica la differenza positiva fra due valori dello stesso bene riferiti a due periodi differenti. In altre parole: se si compra un bene a 100 e l’anno prossimo lo si rivende a 200, si è ottiene una plusvalenza pari a 100. Nel mondo del calcio, la plusvalenza si riferisce all’aumento del valore del cartellino dei giocatori in due periodi diversi. È normale che le società calcistiche possano registrare plusvalenze per le cessioni dei propri tesserati. Nonostante ciò bisogna che questo aumento di valore non sia fittizio, ovvero che non sia un incremento spropositato.
Il fine delle plusvalenze fittizie è quello di diminuire il più possibile le perdite finanziare della società, mettendo a bilancio cifre che ancora devono essere pagate o aumentando il valore di mercato di un giovane, il cui reale valore è ben inferiore alla cifra scritta sul suo cartellino.
Come già detto, la Juventus non è l’unico club sotto indagine. Insieme ai bianconeri, difatti, altre sei società di Serie A sono indagate. Una tra queste è il Genoa. Il Grifone, come riportato da Repubblica, dal 2018 al 2020 ha condotto operazioni con i bianconeri pari a 123 milioni di euro. Ciononostante solamente 25 milioni sono finiti nelle casse dei due club. Di certo numeri spaventosi che un po’ fanno storcere il naso.
COSA RISCHIA DAVVERO LA JUVENTUS
La Juventus rischia davvero grosso, anche se sono previste due tipe di condanne in questo caso. La prima prevede una multa salata con eventuali punti di penalizzazione per il club autore del reato, come avvenuto per il Chievo Verona nel 2019. La seconda che è più drastica, in quanto vedrebbe l’automatica esclusione dall’attuale campionato di Serie A. In quest’ultimo caso, per far sì che si verifichi, bisognerebbe dimostrare che il club bianconero, senza queste plusvalenze fittizie, non avrebbe potuto rispettare i requisiti d’iscrizione preposti dalla FIGC.
L’ELENCO DELLE OPERAZIONI SOSPETTE
Tra le operazioni sospette, come riportato da QuiFinanza.it, figurano importanti scambi tra cui:
• Lo scambio Arthur-Pjanic col Barcellona, che ha portato alla cessione di Pjanic (60 milioni) ai catalani e all’arrivo di Arthur alla Juve (72 milioni), più l’arrivo di Alejandro Marques a Torino per 8,2 milioni, in cambio di Pereira Da Silva per 7,8 milioni;
• L’operazione con la Sampdoria che ha visto Emil Audero passare ai blucerchiati per 20 milioni di euro e che ha coinvolto diversi giocatori di entrambe le società (Peeters Daouda, Erasmo Mulè, Giacomo Vrioni, Nicolò Francoforte, Gerbi Erik, Matteo Stoppa e Michael Brentan);
• La trattativa col Manchester City che ha portato Joao Cancelo a Manchester per 65 milioni di euro, Danilo alla Juve per 37 milioni, Moreno Taboada a Manchester per 10 milioni e Andrade Correja a Torino per 10,5 milioni;
• Lo scambio col Genoa che ha coinvolto Nicolò Rovella, arrivato al Grifone per 18 milioni di euro, Manolo Portanova e Elia Petrelli, giunti alla Juve per un totale di 18 milioni.
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