La profezia di Perinetti: “Sarà l’anno del Bari: ha un organico top”
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola. L’articolo di Enzo Tamborra riporta le parole dell’ex dirigente di Bari e Palermo Giorgio Perinetti. Il direttore sportivo si è espresso sul campionato condotto dalla squadra pugliese, capolista a +8 dalla Turris e dai rosanero, che affronterà al Barbera domenica.
“È l’anno del Bari”. Poche parole, ma che sottolineano quanto la squadra stia facendo bene e quanta fiducia ci sia intorno alla formazione di mister Mignani. Perinetti sa che la forza dei pugliesi è nella varietà della rosa. Il fatto che le riserve possano non far rimpiangere i titolari, per lui è un fattore importante: “Sono convinto che anche quando gli attuali titolari avranno una fisiologica flessione, subentreranno giocatori che faranno in modo che il rendi-mento della squadra resti inalterato. non manca proprio nulla per
vincere”.
L’augurio di Perinetti a Palermo e Bari
Il ds, a proposito della partita di domenica, ha voluto fare un augurio ad entrambe le piazze: “Meritano la serie A, perché sia a Bari che a Palermo c’è una passione popolare che non teme confronti. Se tornassero in alto, sarebbe un bene per tutto il calcio italiano”. Sul pronostico, però, non vuole sbilanciarsi: “È una gara importante, ma non fondamentale per il Bari. Il risultato è incerto, perché sulla partita secca può accedere di tutto. Del resto il Palermo è secondo in classifica e quindi dei valori ce li ha. Sta facendo un campionato da outsider, non è partito tra le favorite come nel caso del Bari”.
I complimenti alla capolista
Per concludere Perinetti si è complimentato per l’operato finora fatto da Polito e Mignani. Al primo attribuisce il merito di esser stato attento e rapido nel cogliere le occasioni dal mercato: “Il Bari ha colto delle ottime opportunità e lo si vede dalla classifica”. Per mister Michele Mignani, che ha avuto come giocatore ai tempi di Siena, sono arrivati i complimenti sulla gestione del gruppo e sulla compattezza della squadra: “Avrei scommesso su di lui, perché è un uomo di grande equilibrio e quindi in grado di reggere la pressione di una piazza come quella biancorossa. Come aveva già dimostrato nelle sue precedenti esperienze da allenatore, mette in campo una squadra solida e che sa quel che vuole“, ha concluso.
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