Michele Paolucci, giocatore che ha vestito la maglia del Catania e del Palermo, è intervenuto ai microfoni di TMW Radio per parlare del fallimento della società etnea. L’attaccante, che adesso gioca in Canada, si è detto rammaricato per l’esito delle vicende che hanno coinvolto il club siciliano.
Il giocatore ha militato nella prima decade degli anni duemila, sia nel Catania che nel Palermo, a distanza di qualche annata. Con i rossoazzurri nella stagione 2008/2009, mentre con i rosanero in quella del 2010/2011.
Le dichiarazioni di Paolucci
Michele Paolucci ha espresso tutto il suo dispiacere e la sua vicinanza alla città, che secondo lui era un punto di riferimento importante a livello calcistico: “E’ una tristezza grande e un dolore profondo. Il Catania era una realtà splendente, un fiore all’occhiello, un orgoglio a livello nazionale. Catania merita una soddisfazione e vedere una società ridotta in questo modo mi provoca tristezza”. L’attaccante ha però riconosciuto il forte spirito della squadra, che nonostante tutto ha sempre dato il massimo: “I giocatori stanno provando ad onorare la maglia. Solo una città come Catania può darti certe emozioni come quelle del derby. Resteranno per sempre certe cose. Non merita nessuno di vedere Catania così, ma a volte bisogna toccare il fondo per ripartire”.
Il giocatore ha infine fatto una riflessione sulla sostenibilità economica del calcio di oggi: “Perché una realtà come Catania, con un centro sportivo del genere, non è appetibile? Il caso Catania deve far suonare un campanello d’allarme e all’esterno non facciamo una bella figura. Sono d’accordo con Commisso quando dice che gli investitori devono vederci chiaro. La trasparenza, la chiarezza attira i capitali stranieri”.
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