La cura Baldini funziona a… metà, il Palermo resta un cantiere aperto
Serie C, anche nel derby col Messina indicazioni contrastanti.
Squadra ancora dal doppio volto, il tecnico ha bisogno di altro tempo per incidere.
I segnali di crescita. Intensità, gioco sulle fasce e Valente: ecco cosa è piaciuto contro i giallorossi.
Gli errori da correggere. Poca personalità e modulo sbilanciato, tornano a galla i difetti del passato.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
L’articolo di Giovanni Mazzola
Il Palermo deve ancora lavorare tanto, soprattutto se vuole diventare la squadra che Silvio Baldini vuole. Questo il tema affrontato da Giovanni Mazzola nel suo editoriale. Le difficoltà e i problemi dei rosanero sono venute fuori nella gara contro il Messina dove, dopo un ottimo primo tempo, nel secondo c’è stato un crollo totale che ha portato al pareggio. Questo è un po’ quello che succedeva anche con Filippi, da qui si nota come i giocatori debbano ancora elaborare il loro nuovo modo di giocare.
La loro discontinuità li ha portati adesso al settimo posto, mentre il Bari vola verso la serie B, quindi bisogna ritrovare la giusta forma per provare a centrare il secondo post. Nonostante il secondo tempo contro il Messina sia stato opposto al primo, ci sono comunque degli aspetti positivi della nuova gestione. Più intensità, grinta e spinta. A fare da portavoce al nuovo Palermo di Silvio Baldini è Valente, che ha giovato tantissimo dal cambio tecnico. La stessa cosa vale per Brunori, che ha finalmente ritrovato il gol dopo un periodo di magra.
Bisogna dunque ora puntare a dare segnali positivi, a trovare continuità. Questo a partire dalla sfida contro il Campobasso in Molise. Si dovrà lavorare sulla personalità, per impedire che si ripeti una situazione simile a quella contro il Messina.
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