Nonostante la sconfitta di ieri sera, ci sono alcuni elementi positivi da raccogliere e analizzare nella gara del Palermo. Ad esempio, le tante chance create (e poi sprecate) con ottimi schemi di gioco e sapendo esattamente come infilare la retroguardia avversaria. Non stiamo parlando della sua prestazione migliore, ma Brunori è stato protagonista, a volte in negativo, di queste trame offensive, ritrovandosi spesso a tu per tu con Nobile. Il numero 9 rosanero si è poi riscattato dopo alcuni errori grossolani, trasformando un rigore che avrebbe potuto cambiare l’inerzia della gara. E non si tratta di una marcatura qualunque, ma di una marcatura da record: l’ottava in sei partite di fila. Persino Paulo Dybala e Josip Ilicic, con la maglia rosanero, si erano fermati a 5 reti in 5 partite consecutive, anche se in Serie A.
BRUNORI, L’ORO DEL PALERMO CHE IERI NON HA LUCCICATO
La continuità di Brunori nel trovare la porta è uno degli aspetti più di spicco del nuovo Palermo di Baldini: il modulo che prevede l’assistenza dei tre giocatori offensivi dietro all’italo-brasiliano sta evidenziando le sue doti da vero e proprio goleador. Tuttavia, nella gara di ieri, l’ex Arezzo non ha certamente fornito la propria miglior prova. È inutile nascondere che se Brunori avesse messo in campo il cinismo che in queste gare lo ha contraddistinto sotto rete, il primo tempo della gara contro la Virtus Francavilla sarebbe terminato diversamente. In ben due occasioni l’attaccante rosanero ha tirato in bocca al portiere, che quasi casualmente è riuscito a sventare le sortite offensive studiate da Baldini. Il Palermo però non si può più permettere di sbagliare: rimangono 10 gare di campionato, e la concretezza dovrà essere una parola d’ordine se si vorrà ambire a qualcosa di più di un quinto posto in classifica.
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