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Avellino-Palermo, molto più di una partita per gli irpini di mister Gautieri

In mattinata la nostra redazione vi ha proposto un articolo relativamente all’importanza di una possibile vittoria per il Palermo, di Silvio Baldini, nei confronti dell’Avellino del neo tecnico Carmine Gautieri.

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Si può dire, quindi, che la stagione del Palermo passi inevitabilmente dallo stadio Partenio di Avellino e solo dopo la sfida si potrà tracciare una linea per capire l’andamento dei rosanero. La sfida, tuttavia, non è uno spartiacque fondamentale solo per la squadra di Filippi prima e di Baldini dopo; anche l’Avellino dovrà affrontare la gara con diverse pressioni addosso, cercando di risollevare una stagione non proprio esaltante. Per l’Avellino, quindi, la sfida contro il Palermo sarà molto più che una semplice sfida seppur sia contro una rivale. Nell’ottica della squadra campano aleggia un pensiero di rivalsa non indifferente.

Cambio allenatore

La stagione dell’Avellino, iniziata con l’esperto Piero Braglia, non è partita nella maniera auspicata: la sconfitta di Francavilla contro la Virtus è costata cara non solo al tecnico ex della Juve Stabia ma anche al Ds Di Somma. Da quel momento è subentrato Gautieri che ha totalizzato 7 punti tra Fidelis Andria, Latina e Paganese: un andamento niente male per un tecnico chiamato ad ‘aggiustare’ le problematiche relative alla precedente gestione.

Eppure gli irpini con Piero Braglia in panchina avevano totalizzato ben 45 punti ed andando leggermente a ritroso, fino al suo esordio sulla panchina irpina, sono ben 33 le vittorie, 21 i pareggi e solamente 17 le sconfitte subite. Il cambio del tecnico, come per il Palermo, ha smosso l’ambiente: le idee di gioco del nuovo tecnico Gautieri vanno ancora assemblate bene ed il gioco di Braglia è ancora nelle menti tecniche dei giocatori in maglia irpina. Ciononostante sono arrivati 3 risultati consecutivi positivi seppur con squadre che appartengono alle ultime posizioni della classifica, escludendo il Latina.

La rosa dell’Avellino

Sono diversi i giocatori che vantano palcoscenici più importanti, basti pensare a Maniero (autore quest’anno di 10 gol) oppure Di Gaudio e Kanoute con presenze anche in Serie A. La rosa tra le mani del tecnico Gautieri è di assoluto livello per la categoria, non sempre, però, la squadra è riuscita a brillare nelle partite importanti. Nella precedente gestione l’Avellino non ha mai vinto contro le ‘big’ del campionato. I campani, infatti, sono usciti sconfitti nelle sfida di ritorno contro il Catanzaro (2-0 per i giallorossi) ed ha pareggiato all’andata; ha pareggiato poi nelle due sfide contro Bari e Palermo.

La cessione di Sonny D’Angelo

Non solo il cambio di allenatore e del direttore sportivo; l’Avellino nel corso della stagione ha perso il suo giocatore, probabilmente, migliore: Santo D’Angelo, per tutti Sonny. Il centrocampista Sonny D’Angelo è stato il punto di riferimento della formazione irpina soprattutto la scorsa stagione, terminata con ben 10 gol tra campionato e playoff. La stagione quest’anno, complici i continui infortuni, non è partita nella stessa maniera: 2 gol in 16 partite e cessione a gennaio alla Reggiana. Perdere un giocatore come D’Angelo è stato sicuramente un brutto colpo per l’Avellino e per il tecnico Braglia il quale si è visto privato della sua stella proprio, forse, nel momento più difficile della sua stagione, compromettendo anche con molta probabilità il suo futuro nella panchina campana.

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