Baldini: “Dobbiamo accettare il pareggio, in altri casi avremmo perso”

In occasione della 32a giornata del campionato di Serie C, il Palermo è stato impegnato tra le mura amiche di un “Renzo Barbera” contro la Fidelis Andria. La gara si è conclusa sul risultato di 1-1. Il tecnico rosanero Silvio Baldini, al triplice fischio, ha commentato in conferenza stampa la prestazione della sua squadra.

Le parole di Baldini

“Sia Buttaro che Giron ad Avellino mi son piaciuti meno della linea difensiva, quindi oggi ho cambiato serenamente. Non ho figli e figliastri, quindi non ho avuto problemi a schierare gli altri. Comunque anche schierando Buttaro e Giron non avremmo comunque cambiato nulla, perché il problema nasce dall’attacco. Io a Brunori voglio bene, ma andava sostituito per Soleri. Questo avrebbe portato a offendere lui ma anche il pubblico che intende vedere il suo beniamino. Non avevo voglia di passare da protagonista. Siccome non l’ho potuto fare, l’ho detto a lui ma lo dico anche a voi perché non voglio che passi per un rimprovero. Per il Palermo tocca fare altre cose. Siccome Brunori è un attaccante che può tranquillamente in Serie A, è tempo che capisca cosa deve fare per aiutare la squadra. Non c’è nessun caso, ma solo voglia di aiutare. Devono giocare affamati come se fossimo usciti sconfitti da Avellino. Se fosse successo, sarebbe scattata una rabbia tale da vincere oggi sicuramente. Damiani l’ho sostituito perché mi aspetto di più da lui. Su Dall’Oglio ho preferito toglierlo perché non giocava con questa frequenza da tanto, a parte il fatto che era ammonito”. 

“Sottovalutazione dell’Andria? Non sono arrabbiato, ma se viene tanta gente a vederti tu devi essere ancora più pronto per dare una gioia ai tuoi tifosi. Lo stesso capita a squadre con Napoli e Milan. Una volta non c’era nessuno che ti coccolava quando perdevi, ma il calcio è cambiato e quindi a livello psicologico vanno considerate cose nuove. Bisogna adeguarci e imparare ad aiutare i giovani a far capire che nel proprio mestiere bisogna trovare una gratificazione. Oggi è difficile farlo capire, poiché l’aspetto culturale è legato al telefonino. Dobbiamo accettare questo punto, perché il tifo si è rivelato bellissimo e ci ha condotto al pareggio. Oggi in condizioni normali avremmo perso, quindi può darsi che ci giri meglio”. 

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