Ai prossimi mondiali, che si terranno in Qatar nel novembre del 2022, sarà vietato sfoggiare bandiere a sostegno della comunità LGBTQIA+. La decisione è stata annunciata dal generale Abdulaziz Abdullah al-Ansari, presidente del Comitato nazionale antiterrorismo del ministero dell’Interno e leader della sicurezza del Qatar. Naturalmente la scelta ha sollevato un polverone di polemiche, a cui la kermesse internazionale è ormai abituata. Infatti, il mondiale del Qatar 2022 aveva già ricevuto accuse pesantissime per quanto riguarda lo sfruttamento lavorativo per costuire gli impianti sportivi che ospiteranno l’evento. Adesso, le proteste arrivano anche dal fronte politico.
QATAR 2022, PARLA IL GENERALE AL-ANSARI
Di seguito riportiamo le parole di Abdulaziz Abdullah al-Ansari, il quale ha cercato di giustificare il divieto ai microfoni del quotidiano inglese “The Times”. Ecco le dichiarazioni, raccolte da calcioefinanza.it: “Se un fan alzerà la bandiera arcobaleno e io gliela porterò via, non è perché voglio davvero farlo. Non è un insulto ma un gesto per proteggerlo, perché se non lo farò io, qualcun altro intorno potrebbe attaccarlo. Non posso garantire per il comportamento delle altre persone. Gli dirò: ‘Per favore, non c’è bisogno di alzare davvero quella bandiera, qui allo stadio. Vuoi dimostrare la tua opinione sulla situazione, fallo in una società in cui sarà accettata“.
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