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Riflettendo sui nuovi e sulla vecchia guardia

Palermo – Riflettendo sui nuovi e sulla vecchia guardia

Sono giorni in cui la critica e la tifoseria si interroga sul perché la squadra rosanero non riesca a decollare, non riesca a trovare quella continuità e quella costanza di risultati che un mercato importante avrebbero fatto immaginare. Tolta la gara con il Genoa, il Palermo e i suoi tifosi hanno vissuto un settembre da incubo ed il rendimento dei nuovi non è stato sicuramente all’altezza del loro curriculum. E siccome ad inizio stagione, o meglio in piena estate è sembrata scoppiare una sorta di competizione fra la vecchia guardia e i nuovi arrivati,  è inevitabile che i fans rosanero si chiedano quanto i giocatori presi durante il mercato estivo abbiano finora contribuito al cammino della squadra.

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Ed è inevitabile allo stesso tempo che si faccia un paragone con la cosiddetta vecchia guardia, quei giocatori cioè che hanno dato un apporto fondamentale alla promozione in serie B. Proviamo dunque a fare una riflessione su quanto hanno dato i nuovi arrivati, facendo un parallelo anche con chi era già in casacca rosanero al termine del campionato di Serie C. Pigliacelli ha alternato buone gare ad altre incerte: Massolo resta decisamente in corsa. Buttaro e Marconi sembrano i più affidabili di una difesa che non ha trovato con Nedelcearu, Bettella e Mateju quella robustezza che si cercava. Sala sembrava promettente ma per ragioni varie ha giocato poco.

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A centrocampo l’unico a cui si può rimproverare poco è Segre. Saric, ultimo arrivato, resta ancora un oggetto misterioso e Stulac deve ancora dimostrare tanto. Al momento Damiani o l’ottimo Broh di inizio stagione non sembrano da meno, anzi forse un pizzico più in palla. Di Mariano ha voglia ma ancora non ha fatto fare il salto di qualità al reparto. Elia piace più come terzino che come esterno d’attacco: Valente e Floriano (fra i migliori quando ha giocato) possono legittimamente ambire ad una maglia da titolare.

Corini non si tocca però

Pierozzi, Devetak, Gomes e Vido si conoscono pochissimo e non si può dire cosa e quanto possono dare. Della vecchia guardia, tolti chi difficilmente vedrà il campo, Massolo, Buttaro, Lancini, Damiani, Broh, Valente, Floriano, Soleri, visto il rendimento dei nuovi, quando impiegati non hanno sfigurato per niente, tutt’altro ( e Accardi è ancora in fase di totale recupero). Chissà che la soluzione vincente, al momento e viste le difficoltà dei nuovi, non sia un mix maggiore fra vecchi e nuovi e non i soli Buttaro e Brunori. Esperimenti e tentativi che sicuramente Corini starà facendo per provare a trovare il bandolo di una matassa al momento leggermente aggrovigliata.

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