L’articolo di Paolo Vannini sottolinea come oggi il Palermo deve tornare da Terni con un risultato positivo e questo non tanto per la posizione in panchina di Corini, visto che la nuova proprietà non prende nemmeno in considerazione l’idea di un suo esonero, quanto perché il percorso di costruzione deve essere suffragato da risposte concrete. Ma anche per evitare l’ansia di una classifica precaria e far svanire l’entusiasmo della tifoseria che si è riacceso dopo la promozione e l’ingresso della nuova proprietà.
Se ho voluto la bicicletta devo pedalare, però…
Corini conosce bene la città e dunque non insiste più sul ritardo di condizione affinché non possa essere considerato una scusa: ma c’è bisogno di un segnale netto soprattutto da quei giocatori di rango a cui il tecnico vuole affidarsi anche a oggi. Stulac e Saric confermati a centrocampo, fra Di Mariano, Valente ed Elia due avranno la maglia da titolare con Valente che questa volta sembra leggermente favorito. Si torna al 4-3-3 e c’è da invertire una tendenza pericolosa in trasferta con un solo punto conquistato in quattro gare inclusa la Coppa Italia.
Palermo, il regista che non c’è. Perché Stulac fa fatica?
E l’avversario di oggi non sembra l’ideale considerato che la squadra Lucarelli viene da tre successi consecutivi e ha davanti quel Donnarumma che Corini conosce bene visto che con lui vinse il campionato ed il titolo di capocannoniere. Ma il Palermo non può badare a queste cose e oggi c’è bisogno di una prestazione di spessore e concretezza.
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