Genoa-Palermo si avvicina ed è tempo di conferenza stampa. Questa mattina a parlare è stato proprio il tecnico dei rosanero, Eugenio Corini, che ha presentato il match di domani venerdì 10 febbraio al Ferraris contro il Grifone. Ecco di seguito le parole del Genio.
Le dichiarazioni di Corini
“Simon Graves è entrato bene e mi è piaciuto. Ambizioni? Sono molto legato alla realtà, dobbiamo costruire ogni giorno lavorando sempre. È importante essere coesi e concentrati nella partita. Ultimamente vinciamo negli ultimi 10 minuti e c’è un confine vincendo di un gol. Dobbiamo spostare l’equilibrio dalla nostra parte perché il confine è molto sottile”.
“Con il tempo puoi crescere e trovare spunti. Dobbiamo pensare a come è nato il progetto, chi è arrivato ed è andato via. La squadra è andata anche oltre dalle aspettativa, noi vogliamo spostare l’asticella sempre più in alto. Capisco e comprendo lo stato emotivo del tifoso e devo capire come sta la squadra ed è quello che farò fino alla fine”.
“Gilardino gioca sia a 3 che a 4 e cambia. Hanno diverse defezione ma probabilmente mi aspetto difesa a 4 perché ha tante assenze ma probabilmente varieranno a partita in corso. Noi ci siamo allenati su entrambe le fasi. Gomes? È molto importante per noi, sta bene e già nella settimana che ha preceduto la sfida contro la Reggina ha lavorato con la squadra”.
“Gilardino è stato un grande giocatore e sta facendo bene. Gli faccio i miei complimenti, non è facile stare al Genoa con degli obiettivi così importanti. Di Mariano? Ho molta stima su di lui, dà molto ed ha avuto tanta sfortuna. Dà grande variabilità e gioca bene. Lavora bene e deve continuare così. Troverà anche lui il gol che merita“.
“Rispetto ad Aurelio e Masciangelo sono simili. Masciangelo ha una predisposizione alla spinta, mentre Aurelio giocava nel Sassuolo addirittura punta esterna. Sta crescendo ed ha un’ottima gestione tecnica, abbiamo visto le sue qualità che abbiamo visto anche in queste due settimane. Possono essere un’alternativa a Sala che sta facendo bene”.
“L’arbitraggio? Ne ho parlato solo dopo Venezia, perché la squadra era subbissata di critiche ed era penalizzata. Siamo noi che avremmo dovuto lamentarci dell’arbitro, posso capire i dubbi ma c’era espulsione e rigore. Ho grande rispetto, ma a volte si va al di là. Certe cose vanno definite nella maniera giusta, a noi non ha mai regalato niente nessuno. Come ad Ascoli che un rigore poteva cambiare la gara”.
“Soleri? Ho parlato anche con lui, insieme anche agli altri. Mi ero segnato di parlare con Edo. È stato fondamentale per come si è preparato e per come poi ha giocato, quando un giocatore si prepara bene il campo parla. Il calcio moderno permette a tutti di prepararsi al meglio, si può sempre dare la colpa a qualcuno. Ma dipende dalla mentalità, lui. Lui è stato fondamentale lo scorso anno per la promozione e lo è anche quest’anno per lo spirito e le prestazioni che fa”.
“Soleri simile a Toni per caratteristiche e può fare stesso percorso? Sicuramente lo ricorda, Luca era anche sporco, ma poi è diventato straordinario. È un riferimento bello, utile per migliorarsi e lo può essere per Soleri. Rigore tutino? Il rigore è uno stato emotivo, Gennaro li ha sempre battuti così. Probabilmente ha influito il fatto che il portiere lo conoscesse e avessero giocato insieme. Abbiamo provato oggi, abbiamo cambiato qualcosa, ma è il giocatore che ti deve cercare se ha bisogno di qualcosa. Abbiamo vissuto altri 5 minuti di fuoco, ma ci si allena anche per migliorare sotto questo aspetto”.
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