Il caffè della domenica: Rosa o nero?
Buongiorno e buona domenica a tutti,
E’ sempre il solito Palermo… che non riesce mai ad azzeccare una prestazione subito dopo una sosta. La trasferta giocata in terra veneta contro il Cittadella dura soltanto una ventina di minuti scarsi, poi , subito dopo il goal dei padroni di casa, si spegne la luce per la formazione rosanero. Il caffè di questa domenica è nero, nero “disfatta”.
Cosa ci lascia la partita di sabato:
Al di là della sconfitta , che per carità può sempre starci, preoccupa e non poco la mancanza di reazione da parte dei giocatori siciliani. A parte i primi venti minuti di gioco, il Palermo combina davvero poco e alla prima difficoltà (il gol al 26’ da parte di Luca Pandolfi, attaccante dei padroni di casa) si disunisce e non riesce ad organizzare una vera e propria controffensiva. Peccato perché l’inizio aveva lasciato ben sperare.
Il migliore in campo:
Jacopo Segre e Mirko Pigliacelli; il centrocampista torinese non smette mai di correre, rincorrere, creare e ostacolare. L’estremo difensore siciliano invece è autore di ottimi interventi che limitano i danni. Caffè amaro tristemente pagato per entrambi.
Chi e che cosa non ci è piaciuto:
Il fantasista sloveno, Leo Stulac rovina la sua prestazione e complica i piani rosanero con una espulsione assolutamente evitabile. Ma tutta la squadra rosanero è apparsa ampiamente sottotono in ogni reparto. Un netto e deludente passo indietro per quanto riguarda prestazione, gioco, coraggio e impegno. In parole povere, una “disfatta”.
Il focus sul tecnico:
Si guarda la partita dalla tribuna e visto il risultato non sarà stato certamente uno spettacolo indimenticabile. Da Cittadella “il Genio” ritorna comprensibilmente cupo per due ragioni: la prestazione della sua formazione e le nubi grigio tendenti al nero che tornano a volteggiare sulla sua testa. Ennesima settimana complicata per il mister lombardo.
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I nostri avversari, il Cittadella:
Ci credono dall’inizio alla fine mostrando umiltà, coraggio e dedizione. Una vittoria meritata per spirito di sacrificio e abnegazione. Complimenti a mister Gorini per come ha preparato l’incontro e per la gestione degli episodi. Da evidenziare le prestazioni di Luca Pandolfi, Claudio Cassano e Alessio Vita.
I tifosi rosanero:
Colorano il “Tombolato” di rosanero e sostengono la squadra per tutto il tempo. Uno spettacolo (come sempre) fantastico e da brividi; peccato che non sia bastato a far suonare la carica ai propri beniamini. I fischi finali sono il segno della loro delusione e rassegnazione.
Per concludere:
Sembriamo un disco rotto, un loop inchiodato sulle stesse parole ( riscossa, rinascita, coraggio, segni del destino, cambio di passo) la verità , purtroppo, ci dice che il Palermo è bravissimo e altalenante, incostante e immaturo. La classifica poi fa il resto e ci ricorda che i punti restano 32 a sancire il momentaneo settimo posto della compagine palermitana a nove punti dalla vetta occupata come sempre dal Parma.
Prossima sfida per i siciliani è prevista sabato 20 novembre al “Barbera” alle ore 16:15 contro i “canarini” del Modena. C’è bisogno di un grande girone di ritorno da parte della squadra rosanero per poter ambire alla serie A ed in questo momento non sembra un traguardo fattibile e possibile. Serve cambiare marcia definitivamente anche facendo ricorso ad investimenti importanti nel corso del mercato di riparazione di gennaio.
Buona settimana a tutti. Gaetano Armao
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