Brunori: “Gara in salita. Promozione? Anche in C non eravamo favoriti”

Al termine della partita tra Palermo e Venezia, valevole per la 30 giornata del campionato di Serie B, Matteo Brunori è intervenuto ai microfoni della conferenza stampa. Il giocatore rosanero ha analizzato la partita persa dai suoi compagni per 0-3 contro i lagunari. Ecco di seguito le sue dichiarazioni.

Le parole di Brunori

Sulla partita: “A Lecco è mancato un po’ di gioco ma abbiano vinto. Oggi invece siamo partiti molto bene e potevamo andare sopra. Dopo aver preso il gol la gara si è messa in salita. Loro sono stati forti”.

Sulla corsa alla promozione: “Siamo partiti anche in Serie C che non eravamo favoriti ma ci siamo riusciti. Siamo ancora dentro. Fino all’ultimo ci crediamo e cerchiamo di stare dentro fino all’ultimo secondo”.

Sulla fase difensiva: “Gli errori li facciamo tutti, dal sottoscritto fino a chiunque altro. Non possiamo puntare il dito contro nessuno, il calcio è fatto anche di errori. Per ora ne commettiamo molti ma dobbiamo rimanere aggrappati ai playoff per posizionarci nelle migliori posizioni”.

Sul Venezia: “Oggi la gara ha dimostrato un Venezia poi consapevole dei propri mezzi. Siamo partiti bene e cercavamo il gol ma poi hanno segnato loro. Sono attrezzati e forti fisicamente. L’attaccante come me vive di questi periodi dove ti capitano 4 occasioni o altre volte una sola”.

Sulla contestazione: “Da capitano io parlo per noi, quando si perde è giusto prendere i fischi così come quando si vince per gli applausi. Sapevamo l’importanza della partita ma non sempre va come vogliamo noi e siamo frustrati. Quando andiamo sotto la curva ci accorgiamo della delusione”.

Sul cammino del Palermo dopo il secondo tempo di Cremona: “Ha lasciato molte scorie. Purtroppo la vittoria di Lecco ci ha dato morale per come è arrivata ma dovevamo sfruttarla per fare meglio. Quel secondo tempo di Cremona ci ha tagliato le gambe ma non dobbiamo pensarci e passare avanti. Stare dentro tutto insieme e l’abbiano dimostrato che tutto insieme possiamo farcela e dobbiamo continuare. Adesso sosta e lavorare”.

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