I debiti dei rosa accumulati negli anni.
Calciatori pagati per andare via, preparatori che hanno lavorato solo qualche mese e continuano a pesare sulle finanze del club. La crisi finanziaria del Palermo ha radici lontane nel tempo.
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola
Spese inutili e costose, quelle che la nuova proprietà sta cercando di coprire per ristrutturare il debito. È questo il contenuto essenziale dell’articolo di Valerio Tripi che si concentra inoltre sulle spese sostenute per tanti tesserati che di fatto hanno lavorato pochissimo pur strappando contratti lunghi e costosi.
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Scrive Tripi che simile è il caso del mental coach Andrea Cannavacciuolo che a marzo dell’anno scorso ha ottenuto un contratto fino a giugno di quest’anno lavorando poi di fatto solo un mese.
Si sottolineano poi altre scelte sbagliate o abbandonate troppo in fretta e si fa l’esempio del DS Valoti che ha lavorato tre mesi firmando un contratto di 2 anni.
C’è poi il caso del match analyst Alcide Di Salvatore o quello di Claudio Bordon, preparatore atletico dell’era d’oro di Zamparini richiamato e poi cacciato dopo pochi mesi.
Sarà pagato fino al 30 giugno di quest’anno.
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Ci sono poi tutte quelle situazioni per cui il Palermo ha pagato o contribuito alle spese per mandare altrove suoi giocatori. E’ il caso di Fiore passato all’Imolese e costato quest’anno 139.308. Anche Bentivegna alla Carrarese è costato 138 mila euro.
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