Dario Mirri si è reso protagonista di un bellissimo gesto: il noto imprenditore palermitano ha voluto iscriversi come sostenitore, alla squadra del Palermo Calcio Popolare, militante in prima categoria. Come se non bastasse, ha effettuato una donazione che serivrà alla società per comprare delle nuove tute per i proprio atleti. I verderosanero, da tre anni portano avanti un progetto di calcio popolare a tutti gli effetti. Autogestione economica e dirigenziale, i valori sani dello sport come principio cardine della società e soprattutto il desiderio di ritornare ai tempi in cui il calcio era un sport che faceva del romanticismo il suo ingrediente principale.
Proprio in virtù di questa nuovo “acquisto” tra i propri sostenitori, abbiamo ascoltato Giuseppe Vassallo, uno dei soci del Palermo Calcio Popolare.
Giuseppe spiegaci intanto come è nato tutto con Dario Mirri?
“L’idea è nata da un nostro socio che lo conosce direttamente. Ci siamo incontrati al Mercato San Lorenzo. Noi volevamo spiegare un po’ il nostro progetto, ma lui in realtà conosceva già tutto ed è stato un grande piacere. Abbiamo chiaccherato un e poi ha deciso di diventare nostro sostenitore”.
Poi sappiamo che si è reso protagonista di un altro bel gesto, in cosa consiste?
“Si Dario è stato autore di una donazione libera alla nostra società. Ci ha detto di utilizzarli come ritenevamo più opportuno e abbiamo deciso di fare delle nuove tute ai nostri ragazzi della prima squadra. Per noi è stato un onore che Mirri si sia reso protagonista della nostra campagna sostenitori. Aver dato a un personaggio così importante la prima tessera della nuova campagna sostenitori è stato un vero piacere. Il suo atto d’amore per il Palermo (quando garantì il pagamento degli stipendi n.d.r.) per noi tifosi è indimenticabile. Il suo impegno e la sua generosità per salvare le sorti del club, da buon palermitano, è stato unico”.
Ci sarà un suo maggiore coinvolgimento in futuro?
“Noi intanto siamo davvero orgogliosi di averlo tra i sostenitori. Un futuro insieme? Non lo so, onestamente non è stato oggetto di discussione. E’ stato qualcosa causale, ma a lui piace la nostra idea di calcio. Quindi vedremo, ce lo auguriamo”.
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