L’articolo di Benedetto Giardina sul Giornale di Sicilia oggi in edicola, riporta la relazione che il commercialista dottor Giovanni La Croce ha depositato in qualità di ispettore nominato dal Tribunale rispetto allo stato di salute del vecchio club.
Nella relazione finale l’ispettore parla di tentativo di ritardare e depistare le indagini mentre nella sua relazione preliminare parlava di truffa ipotizzando un danno di almeno 16 milioni di euro “…alle quali si deve aggiungere quella della costante ostruzione all’attività ispettiva finalizzata a rendere difficoltosa l’acquisizione degli elementi utili all’indagine e, con ogni probabilità, anche a favorire l’occultamento dei patrimoni dei responsabili del dissesto..”
E proprio l’occultamento dei patrimoni potrebbe essere il punto di snodo dell’intera faccenda e i 60 giorni concessi dal Tribunale rispetto al concordato possono diventare una chance per la vecchia società per “…attuare manovre per tenere indenni i propri patrimoni da future azioni di responsabilità e/o recuperatorie..”
La Croce non è stato trattato bene nello svolgimento del suo lavoro dalla vecchia proprietà tranne si legge sul giornale, che dalla signora De Angeli mentre i restanti documenti sono stati acquisiti grazie alla collaborazione dell’Agenzia delle Entrate.
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