Ricciardo si confessa. La sua infanzia, la vita da single, la musica e il calcio: pochi rimpianti e una prospettiva.
“Noi un a corazzata? Tutti cercheranno di batterci, finora abbiamo vinto con gli attributi, insisteremo”
“Pergolizzi? Con lui ho un feeling perfetto. I nostri giovani? Sono bravi e faranno bene”.
“Ero un patito del sax, ora porto la chitarra in ritiro. Suono Vasco, Battisti e Ligabue”.
Sul Corriere dello Sport oggi in edicola, l’intervista realizzata da Salvatore Geraci con l’attaccante rosanero Giovanni Ricciardo, uno che fa della serenità e dell’incoscienza due elementi fondamentali del suo modo di vivere.
Vi riportiamo alcuni passaggi dell’intervista integrale che potete trovare sul Corriere dello Sport:
“Adoro la musica, ho suonato fin da bambino il sax soprano anche nella banda del paese e avevo talento; ero al conservatorio, mi stavo diplomando al liceo scientifico quando il calcio mi ha rapito. Oggi però suono la chitarra e la porto sempre nelle trasferte nei ritiri… confesso che mi piace vivere da single. Sentirsi a proprio agio con se stessi è importante … non cerco giustificazioni non do mai la colpa agli altri: guardo la A e la B e rifletto: “Potevo fare di più”….Nel mondo del calcio c’è egoismo e ognuno pensa a sé stesso. Qualche dirigente mi ha tradito. Non porto rancore anche se non hanno mantenuto la promessa del rinnovo. C’è chi dà troppi giudici, senza avere mai giocato..”
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