Archiviata la prima parte della stagione, è tempo di bilanci in casa Palermo. Gli ultimi risultati della squadra rosanero e del Savoia, unica diretta rivale per la promozione in serie C, non fanno dormire sonni tranquilli ai tifosi.
Con la giornalista Anna Cane, collaboratrice del Giornale di Sicilia, direttore responsabile e speaker radiofonica di Radio Tivù Azzurra, abbiamo analizzato il momento più che delicato che sta vivendo la squadra.
Anna, hai seguito tutte le partite del Palermo, a tuo avviso, il pari interno con il Troina è un segnale d’allarme da non sottovalutare?
“E’ stato un risultato che non ha molto sorpreso, anche se il Palermo è campione d’Inverno. Quasi tutte le partite, compresa questa l’ultima, sono state vissute con grande sofferenza. Ad inizio stagione avevamo grandi aspettative, ma non c’è stato un Palermo particolarmente brillante. Non si possono dimenticare quelle partite dove si è vinto con un gol di scarto e che ci hanno tenuto con il fiato sospeso fino alla fine. Fino a poche settimane fa avevamo 12 punti in più della seconda, ora giriamo questa prima parte del campionato con solo 3 lunghezze sul Savoia, che è una squadra piuttosto agguerrita.”
Quali possono essere, secondo te, i motivi di questa rimonta del Savoia?
“Innanzitutto credo l’urgenza di dover allestire una rosa in pochissimo tempo. Le 10 vittorie consecutive avevano un po’ ingannato su quello che, per me, è il reale potenziale tecnico del Palermo. Non ci sono state mai vittorie schiaccianti, tranne quella con il Corigliano.
Si sarebbe potuto correre ai ripari e prendere dei rinforzi, cosa che la società dovrà assolutamente fare a gennaio, altrimenti ci sarà da soffrire parecchio. Con Santana fuori e con Sforzini che non ha ancora pienamente recuperato occorre sicuramente prendere un attaccante, ma credo che a questa squadra manchi anche un regista. Inoltre i tifosi cominciano a discutere anche sul ruolo di Pergolizzi, che anche contro il Troina ha commesso diversi errori tecnici.”
Dopo il pari con Troina, i tifosi hanno contestato apertamente il tecnico, qual è la tua opinione in merito?
“Credo che ci sia molta responsabilità da parte di Pergolizzi, ma anche da parte della società che deve dare al tecnico i giocatori giusti per poter contrastare la rincorsa del Savoia. Penso che questa squadra sia stata sopravvalutata da tutti, anche dagli avversari. Chi all’inizio ci affrontava lo faceva con la convinzione che eravamo i più forti del campionato, dopo la sconfitta in casa con il Savoia tutti hanno capito che la squadra rosanero non è quel portento che ci si immaginava e quindi tutti hanno preso coraggio, hanno capito il gioco di Pergolizzi e pensano che adesso sia facile batterla.”
Ai tifosi preoccupati cosa vorresti dire?
“I tifosi devono stare accanto alla squadra nel momento del bisogno, questo è fuor di dubbio ed è un appello che voglio lanciare a tutti. Stare vicino a chi vince ed ha successo è facile, dare sostegno nei momenti di difficoltà più difficile, ma è questo l’amore vero per la propria squadra, per questo non mi piacciono le contestazioni e gli attacchi verso l’allenatore che fino a poche settimane fa era stato osannato. Questi cambiamenti d’umori non mi piacciono, sono tipici della nostra città e non vanno bene. Ma credo che ci siano dei malumori anche all’interno della squadra stessa per il vantaggio che si è perso, la batosta c’è stata e spero che questo momento di riposo servirà ai giocatori non solo per rimettersi in forma fisicamente, ma anche per riprendere quell’atteggiamento giusto per recuperare la leadership del campionato. Per l’anno nuovo voglio augurare a tutti i tifosi di festeggiare l’addio da questa serie D che non meritiamo. C’è stato tanto entusiasmo che sicuramente deve essere ripagato.”
Che girone di ritorno di aspetti e quali giocatori ti hanno sorpreso di più?
“Ci sarà da lottare, il Savoia è un reale pericolo, fino a qualche mese fa non avevo paura, ma adesso non ho più certezze, sinceramente non ho mai visto un Palermo nettamente superiore e tre punti di distanza sono nulla. Sono esperienze che abbiamo già vissuto. Abbiamo sentito parlare Mirri del suo grande amore per il Palermo, ora speriamo che nel suo ruolo di presidente possa impegnarsi ancora di più per rendere più competitiva la squadra. Mi è piaciuto molto Mattia Felici, mentre mi ha un po’ deluso Sforzini, sembrava una manna dal cielo ed invece fino ad adesso il suo contributo non è stato affatto notevole. Su Pergolizzi dico che bisogna continuare a dargli fiducia, ammetto che spesso ha fatto scelte ingiustificabili e non condivisibili, ma non mi sento di dire che è tutta sua la responsabilità. Spero che nel girone di ritorno ci siano partite più serene, senza più con il fiato sospeso.”
Quanto è stato difficile seguire con Radio Tivù Azzurra le trasferte del Palermo?
“Abbiamo lavorato in condizioni veramente al limite dell’assurdo, situazioni pazzesche, ci siamo ritrovati in campi dove non solo non c’era lo spazio per la stampa, ma dove mancava perfino la corrente elettrica. Ci siamo dovuti agganciare ad Eleven, che ha un proprio generatore e che gentilmente ci ha aiutati. Spesso, poi, stavamo in mezzo ai tifosi della squadra avversaria, è successo a Biancavilla e soprattutto a Nola, dove eravamo circondati e non abbiamo potuto esultare al gol del Palermo. Per noi non è solo un lavoro, ma un grandissimo atto d’amore, quando si fanno questi viaggi disagiati a spingerci c’è solo la passione, non c’è nemmeno un ritorno economico per tutto quello che facciamo, ma solo ed esclusivamente il nostro grande amore per i colori rosanero e la speranza che la nostra squadra esca al più presto da questa serie D.”
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