Sono attesi oggi, da Palazzo Chigi, diversi chiarimenti in merito all’Ultimo decreto che dovrebbe prendere il via il 4 maggio; molti dubbi sono sorti infatti in seguito alle parole del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dubbi che sono stati fugati in parte con dichiarazioni che sono seguite nei giorni successivi ma che attendono delle risposte certe e definitive.
Entro Domenica 3 maggio, il Governo dovrà rispondere alle domande frequenti e operare alcune correzioni al testo prima della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, come riportato dal Corriere della Sera.
Soltanto dopo il ministero dell’Interno invierà a prefetti e questori la circolare per l’effettuazione dei controlli sul rispetto delle nuove norme. E dunque bisognerà fornire chiarimenti affinché i cittadini non rischino la multa per non aver rispettato le nuove norme.
Uno di questi dubbi riguarda il termine “congiunti” e la visita agli stessi: per un primo momento si è pensato che riguardasse la stretta cerchia di parenti, ma il termine è poi stato esteso anche ai fidanzati, e ai cosiddetti “affetti stabili”. Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri ha poi esteso il termine “congiunto”, anche alla cerchia di amici.
Quindi nel nuovo testo si potrà uscire oltre che per comprovate esigenze lavorative, per situazioni di necessità, o motivi di salute anche per le visite ai congiunti. Da stabilire la cosiddetta la lista dei “congiunti” ai quali è possibile fare visita.
Non sarà possibile per motivi di privacy inserire l’identità del congiunto nel modulo dell’autocertificazione. Un aspetto che dovrà essere assolutamente specificato, rende noto il Corriere della Sera.
Un’altra novità riguarda gli spostamenti all’interno della Regione che sono consentiti, così come è consentito il ritorno presso il proprio domicilio: da chiarire se a livello nazionale, rimane il divieto di trasferimento nelle seconde case, cosa che invece Musumeci ha già chiarito nell’ordinanza.
Sono consentite passeggiate e sport all’aria aperta lontano dalla propria abitazione, ci saranno limitazioni e sarà ancora necessaria l’autocertificazione?
A tal proposito l’orientamento del Viminale sembra quello di non voler stampare un nuovo modulo di autocertificazione e di utilizzare quindi il vecchio modulo; bisognerà trovare un modo per far sì che le nuove norme siano valide anche nella vecchia autocertificazione.
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