La donna fa l’operatrice sanitaria. Il matrimonio celebrato a Vergato finisce in quarantena
Una festa che sarà difficile dimenticare. Trentuno invitati alle nozze di una coppia che nei giorni scorsi si è sposata a Vergato sono in isolamento fiduciario dopo che la sposa è risultata positiva al coronavirus.
Inizia così l’articolo di Rosario Di Raimondo sull’edizione online di Repubblica.
Un matrimonio amaro con conseguenze fastidiose per tutti gli invitati.
La celebrazione delle nozze è avvenuta con rito civile a Vergato, sull’Appennino ed a celebrare è stato il sindaco che dichiara: “Durante la cerimonia eravamo tutti a debita distanza, non più di una decina di persone. C’eravamo io, un altro dipendente, gli sposi, i testimoni e, seduti molto più indietro, i genitori”.
Poi la festa, in toni molto ridotti presso una struttura privata dove la sposa e lo sposo hanno accolto 31 fra amici e parenti.
La sposa fa l’operatrice sanitaria presso una struttura e dopo il matrimonio si è sottoposta a tampone come previsto da una normale attività di screening. E’ risulatata positiva e si è messa in moto la macchina sanitaria: tracciamento delle persone invitate e isolamento volontario.
20 ospiti arrivavano dalla zona di Treviso, di cui è originario lo sposo, altri 11 erano locali. Sono adesso tutti in isolamento fiduciario come ha dichiarato lo spesso presidente del Veneto, Zaia.
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