Ex allenatore del Palermo (anni 91-92) ma soprattutto ex consulente di Zamparini. Massimo esperto di calcio, Gianni Di Marzio è senza dubbio uno degli opinionisti più apprezzati a livello nazionale. L’ex consulente rosanero ha parlato ieri ai microfoni di Pianetaserieb.it su alcuni degli aspetti più rilevanti del campionato cadetto di quest’anno. Di seguito le parti salienti dell’intervista.
Liverani sta facendo un grande lavoro a Lecce: qual è la sua opinione sul tecnico giallorosso?
”Credo che Lecce lo stia consacrando definitivamente ed il lavoro di Liverani è favorito anche da tutto l’ambiente che lo sta lasciando tranquillo e lo sta facendo sentire a suo agio a differenza di altre scelte fatte in precedenza in situazioni turbolente.”
Difficoltà Benevento: come se le spiega?
“Quando una squadra retrocede ci sono sempre dei problemi e quindi già ritrovarsi in piena zona playoff in un momento di difficoltà è un buon segnale. Il Benevento è una delle prime squadre quella che ha preso più gol e da sempre i campionati si vincono con le migliori difese, come successo a me col Catanzaro nel 74/75 con un record di appena 10 gol incassati ancora imbattuto. Onestamente ad inizio stagione ero convinto che il Benevento non potesse subire il colpo della retrocessione anche perché la squadra è ottima e credo che tutto sia riconducibile ad un problema caratteriale perché lo stesso Bucchi ha sempre fatto giocare bene le proprie squadre. Discorso analogo al Benevento lo faccio col Crotone che ad inizio campionato la davo tra le vincenti: è strano ciò che è successo ai Pitagorici ed il discorso della B lunga per recuperare regge sino ad un certo punto”.
Quali sono le differenze tra i campionati di Serie B e C attuali rispetto a quelli degli anni ’70 ed ’80?
“La prima considerazione da fare è che la differenza è enorme: i campionati che ho vinto in B avevano squadre di qualità, come Lazio e Milan e tantissimi calciatori forti in tutte le squadre; il campionato di Serie B attuale è paragonabile a quello di C di qualche tempo fa. Spesso e volentieri quando le squadre salgono da una C di basso livello tendono a non cambiare per poi ritrovarsi in enorme difficoltà. Vincere campionati di C di livello, come quello dello scorso anno vinto dal Lecce, dà la certezza di avere una squadra consistente e presentabile anche in B”
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