Maurizio Pellegrino, uno dei principali esponenti della parte tecnica della cordata che ha salvato la matricola del Catania, la Sigi, ha commentato le ultime vicende etnee e le parole del presidente palermitano Dario Mirri, tramite un’intervista rilasciata a La Sicilia.
IL SALVATAGGIO DELLA MATRICOLA
“Una grande emozione che non riesco neanche a spiegare. Io sono tra quelli con il cuore rossazzurro nel vero senso della parola. Il giorno dell’udienza decisiva in Tribunale, sono rimasto a casa tutta la mattina attendendo l’esito finale ed è stato tutto un continuo susseguirsi di pensieri. L’aver salvato la matricola è stata la gioia più grande e mentre gli altri festeggiavano in piazza Verga io con la mente ho ripercorso una strada tutta in salita”.
IL PROSSIMO CAMPIONATO
“Sigi farà sforzi incredibili per iscrivere la squadra e disputare un campionato competitivo con un allenatore come Lucarelli, ma anche altri 17-18 giocatori sotto contratto di grande spessore. Possiamo garantire continuità alla guida tecnica così come a tutto il gruppo di giocatori. Con degli innesti mirati che poi l’allenatore deciderà mi sembra che questo possa bastare. Lucarelli è l’allenatore del Catania, ha un contratto, come tutti i giocatori”.
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LE PAROLE DI MIRRI
“Apprezziamo molto il grande gesto di civiltà, ricambio tutte le buonissime intenzioni di questo mondo e lo ringrazio pubblicamente. Io mi sento siciliano. Ok le forme di campanilismo simpatiche, ma se c’è grande rispetto e lealtà. Sentirsi siciliani ci deve riempire d’oroglio, la Sicilia deve sentirsi unita”.
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