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Lotta tra Commisso e la burocrazia italiana: ”Voglio investire. In Italia non…”

L’attuale patron della viola non le manda a dire contro la burocrazia italiana e i suoi assurdi tempi biblici:  “Perché in Italia non si possono fare le infrastrutture? Io voglio portare soldi. Investire. Lasciare qualcosa per il futuro. E dare lavoro. In Italia perché non si possono fare le infrastrutture? Le infrastrutture aiutano ad aumentare il fatturato – dice il presidente viola a Radio Brunoguardate la Juventus, ad esempio. Non ho niente contro di loro, anzi. Ma per il sistema non è un bene che per 9 anni lo scudetto lo vinca la stessa squadra. Se fatturano 500 milioni ed io meno di 90 come posso competere? Servono le infrastrutture”.

L’attacco al Soprintendente Andrea Pessina. “Ho già speso milioni per accontentare tutte le richieste della Soprintendenza. Anche per il centro sportivo. A settembre ci diede l’ok per il progetto, ho comprato i terreni, e poi dopo ha accampato ulteriori problemi. I tempi si dilatano. I costi stanno aumentando. Se a settembre ci saranno altri guai potrei non fare il centro sportivo. E se salta il centro sportivo non proverò più nemmeno a fare lo stadio, non è possibile che una persona decida tutto da solo dopo che tutti i passaggi con Comune, Regione e politica, sono stati fatti”.

Su Iachini: “Ci fosse sempre stato Iachini, con la sua media punti, saremmo arrivati a 58-59 punti. Con altri 5 punti persi per colpa degli arbitraggi eravamo in zona Europa. Non vedo perché avremmo dovuto cambiare allenatore. Chi mi assicura che un altro tecnico è in grado di fare meglio?”. Poi su Pradè. “Sono soddisfatto, ha fatto un buon lavoro”.