Il Teramo ha battuto il Palermo per 2-0 nella prima giornata del campionato di Serie C, dimostrando di essere una squadra in gran forma. Rispetto ai rosanero, la squadra abruzzese ha disputato diverse amichevoli precampionato ed è stata anche gasata dal passaggio del turno di Coppa Italia in settimana col Piacenza.
Palermo, debutto deludente. Il Teramo gode con l’ex Santoro
OCCHI DIVERSI
In entrambe le sfide ufficiali che hanno aperto la stagione dei biancorossi, uno dei protagonisti è stato il centrocampista Simone Santoro, nativo di Messina e cresciuto nel settore giovanile del Palermo. 112 presenze, 19 gol e 8 assist tra la formazione Juniores e l’Under 17, ma anche 12 panchine in Serie B e Coppa Italia dal 2017 al 2019 in rosanero, senza mai esordire in prima squadra. Si è trasferito a Teramo nella scorsa stagione, dopo il fallimento dell’U.S. Città di Palermo, e ha trovato subito spazio collezionando 31 presenze al suo primo anno da ‘grande’. Però non è arrivato alcun gol, fattore che può essere significativo per un giocatore del suo ruolo.
GRANDE
Nuova stagione, nuova musica. Dopo soli 5 minuti, segna il suo primo gol da professionista al Piacenza nel primo turno di Coppa Italia, sapendo già che la prossima partita giocherà contro il suo passato. Al Gaetano Bonolis dopo 4 giorni arriva il suo Palermo, e Simone non può non partire dal primo minuto. La rete arriva al 58′: una galoppata sulla sinistra e il piazzato sul secondo palo che batte Pelagotti. E’ la rete del vantaggio: la gioia con la panchina è incontenibile. Al termine della partita, l’emozione ha fatto anche la sua parte: “Per me che sono palermitano, segnare al Palermo è un qualcosa di particolare, sono felice di essermi sbloccato. Giocare contro la maglia rosanero è un’emozione unica, non è stata una partita come le altre ma una partita speciale. Mi sento bene fisicamente e lo vedo anche in campo, non posso che essere soddisfatto. Sono felice di essere qui e di essere stato messo al centro di questo progetto, la società crede in me ma aspettiamo la fine del mercato”. Un segnale sicuramente importante, per ritagliarsi sempre più spazio tra i ‘grandi‘.
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