Ormai sono più di un centinaio i negozi che nel noto salotto palermitano, sono stati costretti a chiudere la propria attività per un’economia che non gira da tempo. Qual è il motivo? I cantieri che ormai da anni rendono difficile il raggiungimento di Via Roma? E così, il centro storico palermitano muore giorno dopo giorno, ogni qualvolta una saracinesca si abbassa.
L’altro duro colpo avverrà con la chiusura del colosso commerciale: la Rinascente, cosa ormai praticamente certa. Anche qui, a cosa è dovuta la clientela ormai dimezzata? Il Presidente di Confcommercio, Patrizia di Dio, commenta: “Un cimitero a cielo aperto. Un’espressione forte lo so, ma è quella che meglio rappresenta una strada che per anni ha rappresentato una bandiera del commercio cittadino e che adesso attraversa un progressivo e inesorabile processo di declino e desertificazione”.
E’ proprio l’azienda di coordinamento delle associazioni d’impresa a lanciare la battaglia di abolizione degli articoli 5 e 6 che pongono alcune limitazioni: limitazioni in riferimento all’apertura di medie strutture di vendita (con superficie di 200 metri quadrati).
Sarà quindi opportuno che il commercio cittadino risorga prima possibile. Come sappiamo tutti infatti, l’economia Siciliana è già molto precaria e non possiamo accettare, inermi, che le principali città siciliane abbiano un declino così evidente.
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