Durante il consueto appuntamento Diretta Stadio del Giovedì, è intervenuto il presidente del Potenza, Caiata.
Ecco le sue dichiarazioni:
“Noi abbiamo cominciato questa esperienza 3 anni fa, insieme ai miei due vicepresidenti, iniziando dalla D. Abbiamo fatto ottimi campionati di D e belle esperienze in C. Quest’anno abbiamo fatto un profondo rinnovamento nell’organico soprattutto per stare dietro i costi alti determinati anche dalle esigenze sanitarie dettate dal covid.
Abbiamo abbassato di quasi 6 anni l’età media della squadra. I nostri giovani vanno gestiti, ma senza creargli troppe pressioni o troppe responsabiltà.
Quest’anno affrontiamo il campionato in maniera spensierata, senza pressioni, a cuor leggero ma con molta passione e determinazione.
Per noi domenica sarà un privilegio venire a Palermo, giocare contro una grande squadra blasonata.
Lo faremo in punta di piedi ma con la voglia di divertirci e di giocarci la partita.
Il calcio certe volte disegna delle traiettorie strane e l’intreccio padre figlio è una storia quasi da romanzo. Domenica sera comunque in casa Somma qualcuno sarà felice.
Del Palermo mi piacciono i giovani Lucca e Silipo, però temo tutti i giocatori così come mister Boscaglia, un tecnico di assoluta qualità. Credo che al Barbera si vedrà una partita spettacolare visto che entrambi giochiamo con lo stesso modulo e cioè il 4-2-3-1.
Favorite? Il Palermo e il Bari ma anche l’Avellino hanno qualcosa in più delle altre , però dico anche attenzione al Monopoli che ha un tecnico molto attrezzato come Scienza. Anche il Catania del mio ex mister Raffaele può venir fuori.
Conosciamo mister Somma e la sua capacità di insegnare calcio. Con lui quest’anno programmiamo per vincere, partendo da un anno zero per poi crescere gradualmente. A Somma ho chiesto di fare calcio aggressivo, divertente e propositivo per valorizzare i nostri ragazzi.
La società è consapevole che sarà un percorso che potrà avere qualche battuta di arresto ma il mister ha portato entusiasmo e voglia di stupire.
Io sono fautore di una battaglia che porti ad una riforma profonda della Lega Pro perchè il nostro sistema non può reggere questi adempimenti professionistici: siamo sottoposti agli stessi vincoli ma senza le stesse risorse. E’ evidente che c’è un problema di sostenibilità e noi abbiamo fatto una scelta obbligata nel riorganizzare l’organico per stare dentro certi costi.
Se ci fosse stato il Barbera aperto ai tifosi, non esagero se dico che a Palermo domenica sarebbero arrivati almeno 2000 tifosi del Potenza. Per i potentini venire a vedere la gara al Barbera era sempre stato un sogno. La voglia di esserci e di raccontare la festa di emozioni che avrebbero provato”.
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