Serie C in salita, la società fa autocritica

Il presidente: «Campionato compromesso? Lo vedremo».
Mirri: «L’inizio di stagione? Qualcosa non è andata bene».
«I tifosi aspettano le vittorie, ci risolleveremo».
La classifica fa paura. «Tre partite su quattro questo club non le può perdere in Serie A, figuriamoci in C».

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.

Non un mea culpa, ma poco ci manca: «È chiaro che qualcosa non sia andata bene». Dario Mirri, presidente del Palermo, non si è potuto sottrarre dal fare tale ammissione, nel giorno del 120° anniversario della fondazione del club.
Inizia così l’articolo di Benedetto Giardina che riprende le dichiarazioni del presidente rosanero intervenuto a margine della presentazione del francobollo celebrativo, nel giorno del 120° compleanno della società rosanero:

“La classifica fa paura ai tifosi e al presidente. Dobbiamo risollevarci, il Palermo non può perdere tre partite su quattro neanche in Serie A, figuriamoci in Serie C. Il Covid-19 ha aggiunto problemi, ma ci sono anche delle soluzioni. Quelle su cui lo staff tecnico, il ds Castagnini e Sagramola stanno lavorando. Così non va bene a nessuno, né ai tifosi, né al presidente… Sono ottimista, è anche il mio ruolo. È inutile devastare e distruggere, non credo che aiuti. Il mio compito è cercare di fare rialzare tutti quanti dalla depressione di una sconfitta. Da tifoso, mi sembra un disastro, ma sono convinto che la squadra debba trovare le risorse per rialzarsi. Se la stagione è compromessa, lo vedremo… Le promozioni vanno e vengono, così come le retrocessioni. Il centro sportivo, insieme al museo, può essere qualcosa di concreto che possa durare per sempre. Tra i motivi per cui il Catania è stato salvato, credo ci sia la fortuna di aver realizzato un centro sportivo. Il Palermo è fallito diverse volte, magari uno dei motivi per cui nessuno ha pensato di poterlo salvare è che non ci fosse un asset del genere. I giocatori vanno e vengono, il centro sportivo dà solidità a questo Palermo e a quello del futuro…”.

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