Un Palermo in gran forma, che viene da tre vittorie consecutive, incontra la Turris una squadra che in trasferta è imbattuta in campionato. Una sfida che doveva giocarsi il 21 Ottobre e che nel “grottesco” di quella giornata è stata rinviata solo a 5 minuti dal fischio d’inizio. Una gara che può dire tanto alla squadra rosanero sul proprio processo di crescita e sulle ambizioni future.
Ecco le dichiarazioni di Boscaglia in conferenza:
“La Turris non ha mai perso in trasferta? Questi dati ci devono interessare poco, noi dobbiamo pensare a fare la nostra partita. L’allenamento di ieri nel campetto dello Zen? Che ben vengano queste iniziative, possono far bene alla comunità, alla gente e alla squadra”.
“Le condizioni di Corrado? Per domani non è possibile vederlo in campo, soprattutto precauzionalmente. Speriamo di averlo per la prossima ancora. Valente invece è aggregato alla squadra, sarà con noi. Ho visto Catania – Turris, una squadra libera di testa, una sua fisionomia e di qualità. A volte impone anche il gioco, spesso vengono a prendere alti gli avversari. Si muovono tutti insieme, è da prendere assolutamente con le pinze. Con tutte le squadre è così. Loro hanno il vantaggio di giocare con la testa libera”
“Fattore campo? E’ comunque importante. Si conoscono le strutture ma anche rimbalzi e distanze. Un conto è giocare a Francavilla, in un campo piccolino, piuttosto che al Barbera. Qui da noi il campo è largo e si può lavorare in una certa maniera. Se ti alleni sul tuo campo e poi fai la partita è molto meglio. Nonostante l’assenza dei tifosi”
“Non credo che il girone d’andata possa bastare a decretare una vincitrice. La situazione Covid ha determinato questa classifica finora, per cui non c’è un quadro completo delle forze viste in campo. Ci sono state compagini senza casi, fortunatamente, non glielo auguro. Sin dal ritiro essere al completo è determinante. Il pareggio di Terni? Era la nostra seconda partita, eravamo in emergenza e senza terzini sinistri. Non abbiamo sofferto chissà quanto tranne per una palla salvata da Accardi. Eravamo solo all’inizio: non temiamo nessuno, possiamo vincere e perdere contro tutti se non giochiamo con aggressività e furore. Dovremo essere consapevoli di questo e giocarcela con tutti senza calare di concentrazione”
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