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Concorso di colpa… e un po’ di sfortuna

Una sconfitta che ha il sapore della beffa ma non è solo questo.
Una partita che nasconde un paradosso e una contraddizione: chi l’ha persa non meritava la sconfitta, ma chi l’ha vinta non ha rubato nulla.
Perché sebbene l’atteggiamento della Turris sia stato anche di prudente attesa, la prestazione dei Campani è stata di ben altro spessore rispetto a quella del Potenza.
Se i Lucani avevano messo un autotreno immobile a difendere la porta, oggi la Turris si è limitata ad un furgoncino e anche piuttosto mobile.
La Turris cioè non si è limitata a difendere ma ha provato anche a vincere la partita, soprattutto nella ripresa, e ci è riuscita grazie anche ad una ingenuità dei rosanero.

Una sconfitta beffarda, perchè tranne il gol, la prestazione c’è stata. E anche un pizzico di sfortuna…
Una sconfitta beffarda dicevamo ma c’è dell’altro. Non si commetta l’errore di cercare un solo colpevole, di addossare la responsabilità ad una sola persona perché nella sconfitta di oggi si può a ragione parlare di un concorso di colpa.
La prima, la più importante è quella che chiama in ballo la gioventù: la responsabilità è quella di non essere riusciti a concretizzare quelle poche ma limpidissime palle gol. Le incredibili occasioni fallite da Rauti nel primo tempo e da Lucca nella ripresa. Perchè se in partite come queste non sfrutti quelle rare occasioni che ti concedono gli avversari diventa tutto più difficile.

Responsabilità anche nei cambi, legittimi nel tentativo di cambiare le carte in tavola e provare a fare qualcosa ma che alla fine invece di potenziare la squadra l’hanno resa meno incisiva e pericolosa rispetto al primo tempo. La gara di oggi ha detto che Saraniti non ha alternative. Piaccia o non piaccia la verità è questa. Lucca è ancora troppo giovane per poterlo proporre come terminale offensivo di una squadra dalle pretese e dalle ambizioni del Palermo. E Floriano era stato fra i migliori…

Una gara da cui il Palermo deve trarre indicazioni importanti perché tutte le avversarie, studiando le partite dei rosanero e le difficoltà incontrate prima col Potenza e oggi con la Turris, scenderanno al Barbera con questo atteggiamento e dovrà essere bravo mister Boscaglia a programmare qualcosa per scardinare difese così abbottonate. Con la speranza che la prossima volta che la palla danza nell’aria piccola ci sia qualcuno che si limiti a spingerla leggermente in fondo alla rete.
Ma a mitigare la sconfitta arriva la notizia del decesso di Maradona, cioè del calcio. E se muore il calcio fatto persona, ogni cosa di calcio diventa effimera…

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