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Dpcm Natale: a Capodanno coprifuoco fino alle 7 di mattina, riaprono le piste da sci a gennaio

Misure restrittive rafforzate per quelle che saranno delle feste sicuramente “anomale” rispetto alla consuetudine. Dalle notizie filtrate in giornata e che verranno confermate dall’annuncio del premier Conte, ecco cosa prevederà il nuovo DPCM in vigore da domani e valido sino al 15 gennaio:

Per quanto riguarda la scuola, dopo le numerose polemiche su un possibile rientro anticipato a Dicembre, la linea sembra essere quella di un rientro del 50% per gli studenti delle superiori a partire dal 7 gennaio. Ecco quanto si legge in bozza:

Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata e che, a decorrere dal 7 gennaio 2021, al 50 per cento della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza“.

Sarà invece un Capodanno con misure ulteriormente rinforzate, con un coprifuoco previsto non sino alle 5.00 del mattino ma sino alle 7.00. Si legge ancora: “Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 del giorno successivo, nonché dalle ore 22.00 del 31 dicembre 2020 alle ore 7.00 del 1° gennaio 2021 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”.

Una deroga importante con l’Ok del Cts riguarda gli impianti sciistici a partire dal 7 Gennaio: “Sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici; gli stessi possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale…per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di tali competizioni. Dal 7 gennaio 2021, gli impianti sono aperti, agli sciatori amatoriali” con l’adozione delle linee guida di Regioni e Province autonome validate dal Cts. Le misure assunte sono “rivolte a evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti”.

Nessuna deroga per quanto riguarda invece lo spostamento tra regioni: vietato ogni spostamento in entrata e in tra i territori di diverse regioni o province autonome. L’unico spostamento consentito riguarda il rientro alla residenza, domicilio o abitazione, escluse le seconde case in altra Regione o Provincia autonoma e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre e del 1°gennaio, “anche ubicate in altro Comune, ai quali si applicano i predetti divieti”.

I ristoranti rimarranno aperti a pranzo per Natale, Capodanno, Santo Stefano ed Epifania, salvo il rispetto delle regole quali il massimo delle quattro persone al tavolo.

Nulla da fare invece per la cena, nessun veglione di Capodanno, ma solo servizio in camere nelle strutture ricettive:  “resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati; dalle ore 18.00 del 31 dicembre 2020 e fino alle ore 7.00 del 1° gennaio 2020, la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive è consentita solo con servizio in camera.

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